Umberto Tozzi non ha gradito che Trump abbia usato la sua storica canzone
Conosciamo tutti Gloria di Umberto Tozzi, mitico successo del cantante risalente al 1979, scritto da lui assieme a Giancarlo Bigazzi. Parliamo di una delle più famose canzoni italiane a livello internazionale, in quanto conquistatrice di classifiche in tutto il mondo a inizio anni ’80.
Una versione in inglese di Laura Branigan, del 1982, ha avuto ancora più successo e ha sdoganato definitivamente il brano, inserito poi in Flashdance, il famoso film con Jennifer Beals. Lo si può sentire (sempre la versione inglese) anche in The Wolf of Wall Street, in Glee e in Will & Grace.
Insomma, un brano talmente famoso e, vista l’atmosfera, talmente entusiasmante che non deve stupire udirlo nei contesti più diversi, anche dove sarebbe del tutto fuori luogo. Il caso è quello del comizio di Donald Trump tenuto subito prima dell’assalto a Capitol Hill. Gloria, a quanto pare, ha fatto da colonna sonora.
Fatto che, una volta venuto a conoscenza dell’Umberto nazionale, ha trovato il suo disappunto e l’ha portato a una risposta negativa espressa via Instagram. Risposta che ad ogni buon conto è stata scritta anche in inglese, con tanto di hashtag per collegarsi all’attacco e alle tragiche conseguenze dell’evento. Ecco cosa dice Tozzi.
“Cari fan, amici di tutto il mondo, ho appreso che Gloria, una delle canzoni a cui sono più legato, è stata utilizzata durante il comizio di Donald Trump che ha anticipato le drammatiche azioni di violenza fisica e verbale di cui siamo stati attoniti spettatori in questi giorni”.
“Sono un’artista che sia nel pubblico che nel privato ha sempre privilegiato l’amore alla violenza, il dialogo alla forza. Gloria è un brano scritto per cantare la bellezza della vita e non certo come inno di rivolta. Mi dissocio completamente dall’uso di Gloria in quel contesto e sono pronto, in qualità di autore, a difendere i principi e l’origine di questa canzone“.