Finiti in manette i due simboli dell’assalto a Capitol Hill
Ormai li avrete visti tutti: i due uomini più famosi tra gli assalitori di Capitol Hill, fattisi presto notare grazie alla loro eloquente appariscenza, sono diventati l’immagine stessa dell’attacco. Un attacco come sappiamo finito male e che sta venendo condannato da tutti (o quasi).
Donald Trump, che ha rinfocolato la protesta con un discorso, si è visto bloccato su tutti i maggiori social media. Ora i partecipanti all’attacco devono affrontare gravi accuse. E vengono perciò tratti in arresto, compresi questi due: Jake Angeli, definito “lo sciamano” e da molti scambiato per Jay Kay, il cantante del gruppo Jamiroquai. E l’uomo con il leggio.
Secondo il Corriere della Sera i due sarebbero tra i cinquantasei fermati dalla polizia in seguito agli eventi. Jake Angeli è già un famoso sostenitore di Donald Trump (qui sotto una sua video-intervista risalente all’anno scorso). Si tratta di un seguace di QAnon e fervido sostenitore di idee complottiste.
L’altro invece, che vediamo portarsi via quello che è in realtà il podio della camera appartenente a Nancy Pelosi, si chiama Adam Johnson. Ha trentasei anni, padre di cinque figli e pare nullafacente, casalingo che affida la cura finanziaria della famiglia alla moglie medico.
Costui è stato identificato grazie alle tracce lasciate sui social media (non sorprendentemente) e rivela di non aver alcuna affiliazione politica con partiti o movimenti, essendosi iscritto alle liste elettorali solo in occasione delle ultime elezioni. Quelle, cioè, che hanno visto la sconfitta di Trump.
Conosciamo la fine poco epica della sua impresa e di quelle dei suoi compari. Tra gli uomini tratti in arresto sembra che vi sia ancora un terzo, ancora senza nome, protagonista di una foto altrettanto celebre: colui che si è fatto ritrarre con i piedi su una scrivania, sempre quella di Nancy Pelosi.