Il cantante dei Jamiroquai ha parlato di quanto successo a Washington, dove in molti hanno creduto di riconoscerlo
Ormai tutti avrete visto le immagini dei sostenitori di Trump che hanno assaltato il Congresso degli Stati Uniti. Jamiroquai: questo è il nome che è venuto in mente a molti vedendo l’uomo-bufalo simbolo della protesta; una via di mezzo tra l’Attila di Diego Abatantuono e, appunto, il cantante della famosa band inglese.
Il web, come sempre pronto e scattante, si è scatenato con i meme. In molti hanno creduto che Jason Kay, il frontman del gruppo, si fosse unito alle proteste, anche se non sul serio: il suo schieramento a sinistra, tra cause progressiste e ambientalismo, è noto da decadi.
Altri si sono chiesti addirittura se l’intero assalto non fosse solo una mossa promozionale per annunciare l’uscita di un nuovo album della band. Per il quale, in effetti, i tempi sarebbero anche maturi: l’ultimo, Automaton, risale al 2017, ormai quattro anni fa. Ma, naturalmente, neanche questo è il caso.
— CartridgeGenerationGaming (@CartGenGaming) January 7, 2021
Improvvisamente, Jamiroquai torna in mente
Perché questa associazione di idee, comunque? I più giovani di sicuro non possono ricordare gli esordi del gruppo, quando il cantante indossava un copricapo cornuto che voleva richiamare il simbolo stesso della band, il famoso “Buffalo Man”. Questo simbolo è comparso su tutte le copertine degli album dei Jamiroquai fino a Synkronized, del 1999.
E considerando che l’immagine prende ispirazione dalla cultura della tribù dei nativi americani Irochesi (così come il nome stesso del gruppo), siamo quanto più lontani possibile dalle cause sostenute dai fan di Donald Trump. Per loro, in effetti, l’associazione con ll re degli “sbabbari” nostrano è molto più calzante.
In ogni caso, vista l’enorme quantità di meme, lo stesso Jay Kay ha ritenuto di intervenire sulla faccenda, con toni naturalmente leggeri: “Buongiorno mondo. Adesso molti di voi potrebbero pensare di aver visto me a Washington la scorsa notte, ma mi sa che non ero con quei pazzoidi“. Il video del commento è qui sotto.