Il Colore Venuto Dallo Spazio, la Recensione del film con Nicolas Cage
Tratto dall'omonimo racconto di Lovecraft, Richard Stanley confeziona un grandissimo film capace di ammaliare i fan di horror e sci-fi. Ecco la nostra recensione di Il Colore Venuto Dallo Spazio.
Portare sul grande schermo le storie narrate da un maestro della letteratura come H. P. Lovecraft non è mai stata cosa facile. Moltissimi i fallimenti, pochissime le riuscite, come nel caso di Il Colore Venuto Dallo Spazio, film che segna il grande ritorno di Richard Stanley alla regia. Un ritorno che possiamo definire a dir poco esplosivo e “col botto”, vista la storia che ha deciso di raccontare a suo modo.
Il Colore Venuto Dallo Spazio, Trama
In una bucolica zona del New England, un meteorite si schianta in mezzo ad un giardino della più classica magione immersa nel verde. Tutto sembra normale finché non iniziano a manifestarsi strani eventi che andranno a modificare la natura circostante, così come i comportamenti della non troppo ridente famigliola Gardner composta da tre figlio, moglie, marito e cane a seguito. Nonché un allevamento di alpaca, custodito gelosamente dal padre di famiglia, un sempre puntuale Nicolas Cage quando c’è bisogno di overacting.
Il Colore Venuto Dallo Spazio, Recensione
Come detto prima, è difficile riuscire a dare degna trasposizione ai magistrali racconti firmati Lovecraft. Ancor di più a Il Colore Venuto Dallo Spazio, forse tra i migliori partoriti dallo scrittore di Portland. Ebbene, Richard Stanley riesce nell’impresa di sfoggiare una perla di genere a dir poco memorabile, attualizzando sia stilisticamente che a livello di contenuto, reinterpretando e adattando con perfetto equilibrio.
C’è un cellulare che squilla e che intercetta dialoghi pregni di violenza, c’è una nevrosi da carenza di tecnologia all’avanguardia. Una costante tensione che trova il povero Cage come elemento catalizzatore ma anche ignaro. La sua vita prosegue con assoluta calma, con il suo orto, il suo allevamento di alpaca. Solo lui riesce a infondere calma, fino allo schianto. Da lì inizierà ad emergere il suo punto di forza come attore, quello dell’overacting, ricalcando un po’ quanto visto in Mandy. Da marito pacifico, quasi sotto effetto di droghe, a folle urlatore.
Stavolta però il cambiamento viene da fuori, dall’ignoto spazio profondo, che trasforma e trascina nell’angoscia e nella follia tutto ciò di circostante. Al punto che sembra di assistere ad un ideale prequel di Annientamento, apprezzato sci-fi firmato Alex Garland. Tutto si modifica, prende il sopravvento su quella che possiamo definire la normalità. Tutto cambia, anche la semplice percezione sensoriale.
Un odore, pungente e insopportabile, e un colore apparentemente indescrivibile. È chiaramente impossibile restituire visivamente quanto descritto da Lovecraft nel suo racconto visto l’ampio spettro di colori a noi conosciuti. Tuttavia il regista sudafricano attinge dalla più classica dell’estetica al neon e costruisce un viola acceso, quantomai ipnotizzante e curato al minimo dettaglio, così come tutto l’impianto audiovisivo. Le musiche composte da Colin Stetson proseguono a braccetto con gli eventi del film, divenendo sempre più incalzanti e aggressive, mano a mano che il colore spaziale prende il sopravvento.
Una combo di eventi che Stanley segue da vicino, senza mai abbandonare nessuno dei personaggi. Tutti ritornano nelle inquadrature, profondamente cambiati in tutto e per tutto, come la tradizione lovecraftiana impone. E per non farsi mancare nulla, Stanley ci regala anche un’ultima parte all’insegna di un “meraviglioso” body horror. Una scelta che rendere Il Colore Venuto Dallo Spazio un film perfetto per gli amanti dello sci-fi ma anche dell’horror, viste le forti venature orrorifiche che si insinuano durante tutto il film.
Una vera perla da recuperare assolutamente e che saprà come restituire (e restituirci) quel senso di ansia e angoscia che caratterizza la letteratura di un genio come H. P. Lovecraft. Nonché il grandissimo e graditissimo ritorno in pompa magna di Richard Stanley.
Cast
Nicolas Cage: Nathan Gardner
Joely Richardson: Theresa Gardner
Madeleine Arthur: Lavinia Gardner
Brendan Meyer: Benny Gardner
Julian Hilliard: Jack Gardner
Elliot Knight: Ward Phillips
Trailer
Continua a seguirci su LaScimmiaPensa.com per altre news ed approfondimenti!