Rowan Atkinson sulla censura: “Versione digitale della caccia alle streghe”

Parlando con Radio Times, Rowan Atkinson ha parlato della Cancel Culture, definendola una versione moderna della caccia alle streghe

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Rowan Atkinson è stato ospite di Radio Times dove ha parlato soprattutto della cosiddetta Cancel Colture che l’attore, volto storico di Mr. Bean, ha definito come una sorta di versione digitale della caccia alle streghe medioevale.

Il problema che abbiamo online è che un algoritmo decide cosa vogliamo vedere, il che finisce per creare una visione semplicistica e binaria della società. Diventa un caso o sei con noi o contro di noi. E se sei contro di noi, meriti di essere “cancellato” – ha detto Atkinson.

È importante essere esposti a un ampio spettro di opinioni, ma quello che abbiamo ora è l’equivalente digitale della folla medievale che vaga per le strade alla ricerca di qualcuno da bruciare. Quindi è spaventoso per chiunque essere vittima di quella folla e questo mi spaventa per il futuro

Andando avanti con l’intervista, Rowan Atkinson ha anche parlato di cosa significhi oggi essere Mr. Bean e di come la cosa lo stressi non poco. L’attore infatti darà la voce alla versione animata del celebre personaggio britannico e non lo impersonerà più fisicamente.

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È più facile per me interpretare il personaggio vocalmente che visivamente – ha detto l’attore. Non mi piace molto interpretarlo. Il peso della responsabilità non è piacevole. Lo trovo stressante ed estenuante e non vedo l’ora che finisca

Atkinson sta attualmente lavorando con Netflix per la produzione di Man vs Bee. Si tratta di una serie composta da 10 episodi nei quali un uomo si trova in guerra con un’ape all’interno di una villa di lusso.

Che ne pensate delle parole dell’attore?

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