Roger Waters: “Società di oggi perfetta per populisti come Salvini o Trump”

Durante una lunga intervista con Repubblica, Roger Waters ha parlato del caso Assange, paragonando Salvini a Trump e Bolsonaro

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Credits: Wikipedia/ Angelo Trani - Eddie Berman
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Intervistato da Repubblica, Roger Waters ha parlato principalmente di politica, toccando temi molto delicati quali il caso Julian Assange, fondatore di Wikileaks a cui in queste ore è stata rifiutata l’estradizione negli Stati Uniti. Il musicista dei Pink Floyd ha infatti espresso tutta la sua vicinanza al giornalista australiano accusato di alcune rivelazioni fatte attraverso il suo sito.

Il caso Assange è cruciale per la libertà di espressione, per il giornalismo e i diritti umani in generale – spiega Water. Assange, perseguitato negli anni, ha pubblicato quei documenti per farci capire quanti scomodi segreti ci nascondono i nostri governanti: altrimenti non avremmo mai saputo dei crimini americani in Iraq o Afghanistan. Era suo diritto, e il nostro. Altrimenti si torna al feudalesimo, perché queste sono le basi della nostra civiltà: chiedere conto ai leader mondiali delle proprie azioni. Insieme alla “Rule of Law”, la Legge sopra ogni cosa, alla base della nostra democrazia. Assange, con la pubblicazione dei cabli, ha fatto esattamente questo.

Andando avanti il cantante ha avuto parole molto dure nei confronti di molti politici mondiali, tra i quali Matteo Salvini.

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Julian non ha rubato niente, non ha commesso alcun crimine. Chelsea è stata graziata da Obama. A Julian gliela vogliono far pagare per le sue rivelazioni. Mi pare di vivere quanto profetizzato da George Orwell: i “ministeri della verità”, dove si decide la narrativa del potere, perfetti per populisti come Trump, Johnson, Bolsonaro, Salvini, Modi.

Cosa ne pensate di queste parole di Roger Waters?

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