Purtroppo, quasi a voler confermare il tono nefasto del 2020, sono state molte le star che ci hanno lasciato nel corso di un anno che ha dato davvero il proprio peggio.
Che il 2020 sarebbe stato un anno da dimenticare avremmo dovuto capirlo il 26 gennaio, quando in rete si è diffusa la notizia del terribile incidente in elicottero in cui ha perso la vita Kobe Bryant, insieme a sua figlia.
E se nel primo mese dell’anno ci ha lasciato uno sportivo tanto famoso negli Stati Uniti, il 2020 si è concluso con altre due perdite che invece hanno colpito il cuore sportivo del nostro paese.
Il 25 novembre, infatti, si è spento Diego Armando Maradona che è stato e resterà per sempre uno dei maggiori simboli del calcio e un battito immortale nel cuore della tifoseria napoletana e di tutti gli amanti del calcio.
Il 9 dicembre, invece, ci ha lasciato Paolo Rossi, che fu simbolo di quell’Italia campione del mondo, con il suo grido diventato un vero e proprio simbolo di gioia e riscatto.
Tra le star che ci hanno lasciato molti nomi appartengono al mondo della cultura e della scrittura, star che sono stati in grado di comunicare col pubblico attraverso le loro storie e la loro capacità di raccontarle.
Il 15 gennaio ci ha lasciato Christopher Tolkien, figlio di J.R.R. Tolkien, che in tutti questi anni si è occupato, tra le altre cose, di curare i lavori postumi del padre.
Poche settimane dopo si è spento anche Clive Cussler, uno dei massimi esponenti della letteratura d’avventura.
Nel 2020 i lettori hanno perso anche Carlos Ruiz Zafon, diventato famoso per il suo meraviglioso L’Ombra del Vento, primo capitolo di quella che poi è diventata una tetralogia.
Tra gli scrittori deceduti in questo terribile anno non si può non citare anche Terry Goodkind, uno dei nomi cardine del genere epic fantasy. A lui si deve soprattutto il ciclo dedicato a La Spada della Verità .
Sempre al mondo della cultura appartenevano l’editore Luigi Spagnol e il critico Philippe Daverio. Si è spento anche John Peter Sloane, diventato famoso per le sue lezioni di inglese. Non contento, questo 2020 ci ha portato via anche la straordinaria Franca Valeri.
Nel campo della musica ci hanno lasciato il direttore d’orchestra Ezio Bosso, a maggio, e Stefano D’Orazio, dei Pooh, solo qualche settimana fa.
Ma senza dubbio nel 2020 il lutto più grave che ha subito la musica (e non solo essa) è stata la perdita del maestro Ennio Morricone. Il compositore di alcune delle più belle e iconiche colonne sonore dell’industria cinematografica si è spento il 6 luglio, con il mondo del cinema che si è inchinato al suo talento.
Impossibile non citare anche lo straordinario Eddie Van Halen, scomparso lo scorso 6 ottobre, un mostro sacro della musica rock che ricorderemo sempre con infinto amore. Oltre a lui, ci ha lasciato anche Pau Dones, indimenticabile voce dei Jarabe de Pablo.
Ma è stato proprio il mondo del cinema, forse, a subire le perdite più devastanti quest’anno. Si sono spenti alcune colonne portanti della settima arte, come Kirk Douglas, Max Von Sydow e Olivia De Havilland, diventata famosa per aver interpretato Melania in Via Col Vento.
La notte di Halloween ci ha lasciato l’immenso Sean Connery e due giorni dopo il “nostro” Gigi Proietti. Il giorno in cui è morto Zafon, inoltre, abbiamo perso anche Ian Holm, iconico Bilbo Baggins nella saga de Il Signore degli Anelli. Il 26 novembre, invece, ci ha lasciato Daria Nicolodi, una vera protagonista del cinema di genere italiano.
Molto dolorosa è stata la perdita, avvenuta il 30 aprile, di Sam Lloyd, l’amato e indimenticabile Ted della serie Scrubs.
Decisamente inaspettate le morte di Chadwick Boseman, il protagonista di Black Panther, e di Naya Rivera, la Santana di Glee. Il primo è stato sconfitto da una malattia, la seconda è tragicamente annegata.
Tra i registi che invece ci hanno lasciato, va ricordato Joel Schumacher e Kim Ki Duk, che ci ha lasciato solo poche settimane fa.
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