Ora che il nefasto 2020 volge al termine, sembra il momento adatto per tirare le somme su quali sono stati i migliori Libri del 2020.
Ovviamente sono stati presi in esame solo i libri che abbiamo letto – e che sono una minima percentuale rispetto ai titoli che vengono quotidianamente sfornati, anche in un anno tanto complicato come quello appena trascorso. Inoltre, abbiamo cercato di creare un buono spettro, allargando la lista dei libri più belli del 2020 per abbracciare più generi e più storie possibile, senza mai far venir meno la qualità delle letture consigliate.
N.B. In classifica troverete titoli pubblicati per la prima volta in Italia nel 2020.
Marta Barone da scrittrice si fa personaggio e nelle vesti di questa dramatis persona insegue il ritratto di un genitore che era, prima di tutto, un uomo. E nel tratteggiare questo identikit di un padre che è anche, allo stesso modo, personaggio, Marta Barone descrive un volto dell’Italia, una pagina di storia che trabocca sangue e ideali spezzati.
Guida al Trattamento dei Vampiri per Casalinghe, Grady Hendrix
Tra Pomodori verdi fritti e Dracula: un horror tutto al femminile ambientato a Charleston negli anni ’90.
È indubbio che, per gli amanti delle letture legate alla figura del vampiro, l’avvento sul mercato di Twilightha in qualche modo minato la possibilità di trovare titoli che non fossero incentrati su una storia d’amore impossibile.
E forse è proprio per questo che il bellissimo romanzo di Grady Hendrix è un titolo da non perdere. Esso, infatti, riporta il vampiro al mondo di pericolo e orrore da cui è nato. Una creatura affascinante, che sembra aver rubato a Lucifero la sua capacità di sedurre per divorare un’anima, e che sotto l’aspetto rassicurante nasconde morte e devastazione.
Inoltre il romanzo — senza dubbio tra i libri più belli del 2020 — ha una prosa davvero accattivante e parte da uno spunto narrativo tutt’altro che scontato: cosa succede se in un pacato quartiere degli Stati Uniti del Sud un gruppo di mogli-trofeo mettesse su un club del libro dedicato ai serial killer?
Ogni volta che ti picchio è un romanzo brutale, struggente: un pugno costante nello stomaco che racconta come a volte la peggior mostruosità riesca a nascondersi dietro il volto della virtù.
Il romanzo di Meena Kandasamy comincia come una storia d’amore, quasi. La storia di due persone che si incontrano, che subiscono il fascino l’uno dell’altra. L’incontro di due menti pieni di ardore, di parole, di ideali nei quali riconoscersi.
Lei scrittrice, lui professore. Una coppia che sembra perfetta sulla carta, ma che esplode quando l’amore diventa una gabbia domestica, quattro mura in cui la protagonista vede il suo compagno trasformarsi in un mostro. Un uomo che la picchia, la logora, la umilia e la isola, in un teatro terribile e dolorosissimo che ha nella violenza il proprio marchio di fabbrica ed è ancora un tema, purtroppo, colpevolmente molto attuale.
Ogni volta che ti picchio è uno di quei libri di cui non si applaude la prosa (peraltro splendida), ma si sta male ad ogni pagina sfogliata, ci si arrabbia, si prova paura. Uno di quei libri che non ti abbandona più, che resta lì a galleggiare nella tua coscienza.
Un romanzo, dunque, che pur non essendo una chiamata alle armi è, allo stesso tempo, un’esperienza di lettura dalla quale non si esce più uguali. Tra i libri più belli del 2020.