Ecco come ha funzionato l’intimità in Bridgerton
Bridgerton, il period drama Netflix di grande successo, continua a far parlare di sé per via delle scene con sessualità esplicita e ad alto contenuto erotico. Basata sugli omonimi romanzi di Julia Quinn, la serie indaga sulle vicende della nobiltà negli alti salotti inglesi di inizio ‘800.
Una versione molto moderna e diretta di Jane Austen, che raccontando manipolazioni, piani segreti e lotte di potere, restituisce il ritratto di una società antica ma che è in parte anche quello della nostra. Da tutto ciò è emersa la giovane star dello show, Phoebe Dynevor, che presta il volto a Daphne Bridgerton.
L’attrice, venticinquenne, è protagonista di alcune delle scene più piccanti della serie. Scene da lei interpretate assieme al partner Regé-Jean Page, il quale è negli episodi Simon Bassett, il duca di Hastings. La loro è una delle relazioni più importanti e maggiormente approfondite.
Proprio di questo parla l’attrice rivelazione della serie evento, in un’intervista a Grazia. Come sappiamo, già da mesi la realizzazione di scene intime su qualunque set cinematografico si è resa pratica complessa e delicata, a causa dei particolari rischi di contagio.
Ecco perché, spiega la stessa Phoebe Dynevor, si è dovuti ricorrere ad un coordinatore di intimità. Ossia, un esperto che con le dovute conoscenze in materia è dovuto intervenire di persona sul set. “Era grandioso, perché è stato sicuro e divertente” racconta l’attrice.
“Fai una coreografia, come in una danza. Per me è pazzesco che questa cosa non ci sia stata in passato. Ho fatto scene di sesso prima di questa che non potevo credere. Era solo cinque o sei anni fa, ma non sarebbe consentito ora“. Eh già, le cose sono cambiate.
Fonte: Grazia
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