Le migliori Serie Tv e Miniserie del 2020

Il consueto appuntamento annuale, tiriamo le somme di questo strambo anno televisivo: ecco le migliori serie tv e miniserie del 2020 secondo la Scimmia

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Le migliori Serie Tv del 2020

Serie con una nuova stagione nel 2020

Le serie sono in ordine sparso.

Sex Education (Seconda stagione) – Dove vederla: Netflix

A cura di Alessio Corsaro

Sex education 2 i protagonisti
i protagonisti di Sex Education

Distribuita all’inizio di quest’anno singolare, Sex Education si conferma come uno dei fiori all’occhiello di Netflix. In seguito al sorprendente esordio del 2019, la serie ideata da Laurie Nunn ha fatto scuola ed é stata assunta a vero e proprio modello da diversi prodotti teen usciti negli ultimi due anni (basti pensare a Non ho mai, per citarne uno). In questa seconda stagione il dramma adolescenziale britannico alza il tiro e si concentra sui temi dell’incomunicabilità dei sentimenti e della ricerca della propria identità, oltre le costrizioni familiari e sociali e attraverso la lente d’ingrandimento del sesso.

Ognuno dei protagonisti si trova a dover affrontare un percorso particolarmente tortuoso nel tragitto verso l’amore, proprio in virtù di tabù ancora oggi imperanti e di profonde incertezze personali da questi causate. In tal senso, risultano perfettamente funzionali i ruoli ricoperti dai nuovi personaggi della storia, che si rivelano fondamentali nel far emergere aspetti inesplorati dei protagonisti con i quali si trovano ad interagire di volta in volta.

Questa seconda stagione del teen drama britannico riesce a parlare al cuore di tutti, adulti e adolescenti, senza alcun tipo di sconto e in maniera del tutto sincera. Una delle principali componenti di forza di Sex Education 2 risiede proprio nel carattere puro, limpido, ma mai banale con cui vengono affrontati temi d’importanza quantomai attuale; infatti, all’interno delle vicende personali di ognuno dei protagonisti, vengono trattati argomenti molto delicati, ma sempre con grande delicatezza e con un pizzico d’ironia che contraddistingue la struttura della serie. Nel tentativo di educare e di educarsi al sesso, la seconda stagione ci avvicina sensibilmente all’altro, puntando sulla valorizzazione della diversità e sulla reciproca comprensione dell’altro, custode di storie da conoscere e rispettare.

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Better Call Saul (Quinta stagione) Dove vederla: Netflix

A cura di Luca Varriale

Better Call Saul 5
Uno dei virtuosismi visivi di questa stagione

Better Call Saul è riuscita a far diventare l’impossibile possibile; nel campo televisivo, spesso, questo si traduce nell’ imporre uno spin-off come prodotto di assoluta categoria che non ha timore di confrontarsi con la serie madre. Avvenimento raro, anzi, rarissimo, che ha pochi, se non nessuno, esempi nella decennale storia del piccolo schermo.

Vince Gilligan dimostra, ancora una volta, di essere titolare di una visione d’insieme, sia registica che narrativa, solida e ben definita. In Better Call Saul riesce a riproporre tutti i punti di forza di Breaking Bad, infondendo l’intera opera con il suo inconfondibile marchio. Nonostante, come spesso accade nelle serie, l’ampio team di registi, il fattore Gilligan s’impone sulle immagini donandoci un viaggio che sa di casa, che ha il sapore rassicurante di qualcosa che amiamo.

Sul piano narrativo, Better Call Saul si conferma anche in questa stagione una serie volta alla riflessione e all’azione ponderata, rinunciando ai ritmi serrati e alle facili scorciatoie. L’opera vive di preparazione, di percorsi, di lenta tessitura fino all’esplosione del climax. Questo lo notiamo sia nella singola stagione che a livello generale, dove l’approccio si traduce in un complesso legame tra le diverse stagioni e che troverà compimento nell’ultimo e atteso capitolo finale. La quinta stagione rappresenta l’ultimo passettino prima del baratro, in cui ci guardiamo indietro e vediamo quanta strada abbiamo fatto, quanto questa sia stata densa di avvenimenti. Un’epopea complessa, faticosa ed emotivamente coinvolgente, ove proviamo ansia, paura, comprensione, rifiuto nei confronti degli splendidi personaggi, interpretati da splendidi attori. Quest’anno siamo giunti alle porte dell’inferno, siete pronti ad entrare?

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The Boys (Seconda stagione) Dove vederla: Amazon Prime Video

A cura di Luca Varriale

le migliori serie tv del 2020
Patriota in un poster promozionale

La serie dell’anno. Dopo un esordio folgorante nel 2019, The Boys, con la seconda stagione, ha acquisito lo status di fenomeno di massa.

Sul piano produttivo si conferma una serie imponente ed estremamente ambiziosa che non nasconde la sua pretesa di imporsi come il vero blockbuster da Tv che non ha paura di confrontarsi con i colossi da sala. Anche sul piano registico si ripropone la medesima sfida, l’approccio è da grande schermo, l’impatto visivo ha pochi rivali nell’affollato mondo dell’ottava arte.

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La storia è invece la sostanza che si trova dietro questo brillante biglietto da visita. Originale, dissacrante, attuale, cruda, estremamente cruda. The Boys merita il suo posto nell’olimpo della cultura pop. Di tutti questi aspetti, chi scrive ve ne ha parlato approfonditamente nella recensione dedicata a questo secondo capitolo e a cui vi rimandiamo nel caso vogliate saperne di più.

Altri articoli:

Dark (Terza e ultima stagione) – Dove vederla: Netflix

A cura di Erika Pomella

dark 3 spiegazione
particolare della locandina di Dark 3

Nel 2020 Dark si è imposta all’attenzione del pubblico con una stagione conclusiva che aveva il compito e l’obiettivo di riuscire a chiudere le molte storyline aperte nel corso delle due serie precedenti, senza perderci in qualità e in costruzione narrativa.

Un obiettivo che, se pure sembrava difficile da raggiungere e davanti al quale i molti spettatori erano già pronti a chiudere un occhio, è stato brillantemente raggiunto dagli autori di quella che, ad oggi, è sicuramente una delle serie più belle degli ultimi anni.

Miscelando una narrazione che pescava a piene mani dalla simbologia cristiana e giocando con i paradossi temporali e con la fisica, Dark è riuscito a chiudere il cerchio con una precisione quasi millimetrica, riuscendo anche a dare un forte valore emotivo a tutto il percorso effettuato dai protagonisti.

Naturalmente qualche piccola curiosità è destinata a rimanere senza risposta, ma il quadro generale è uno spettacolo e una tale opera di scrittura consapevole e intelligente da non far rimpiangere assolutamente nulla.

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The New Pope (Seconda e ultima stagione) – Dove vederla: Sky

A cura di Luca Varriale

le migliori serie tv del 2020
Le migliori Serie Tv del 2020: The New Pope

Il cinema d’autore che si traduce in avventura seriale, The New Pope è una degna conclusione del percorso televisivo sorrentiniano iniziato con The Young Pope. Pochi dubbi, siamo dinanzi alla miglior serie televisiva italiana di tutti i tempi, nonché opera di rara intelligenza e profondità che riesce a inquadrare i nostri tempi attraverso il filtro di una delle istituzioni più antiche.

In The New Pope, come nel suo predecessore, tutto è arte; la storia, la regia, la filosofia, le interpretazioni. Insomma, un’opera imperdibile per chi vuole comprendere il mondo delle serie tv; per chi vuole sbirciare nelle potenzialità di questa “nuova” e accattivante espressione artistica.

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After Life (Seconda stagione) – Dove vederla: Netflix

A cura di Luca Varriale

Ricky Gervais
Ricky Gervais in After Life

After Life è una serie asciutta, incurante dei fini prettamente artistici, utilizza il mezzo semplicemente per veicolare il pensiero di Ricky Gervais. Un pensiero ovviamente schietto, crudo, politicamente scorretto, tendente al pessimismo e che ci porta a ridere di gusto. Parliamo quindi di un piacevole ritrovarsi, un faccia a faccia con il comico di Reading che ci ricorda i motivi del suo successo esaltandone le caratteristiche che lo hanno fatto amare dal pubblico in tanti anni di carriera.

Eppure c’è qualcosa di diverso in After Life dal solito Gervais, un aspetto che sa di fine corsa, un confronto finale con l’esistenza, una sorta di riflessione definitiva, una pietra sepolcrale su una visione della vita complessa, snocciolata per anni attraverso monologhi, film, serie. In questo secondo capitolo la sensazione si fa ancora più forte, l’aurea è davvero da ultimo treno nonostante qualche fermata piacevole, illusoriamente riposante.

Seguire Gervais in questo tortuoso percorso è faticoso, angosciante, poiché ci si ritrova a capire che probabilmente, dopo molti anni, si è inteso che non c’è assolutamente nulla da ridere. La vita non è rincorsa ostinata verso l’idillio né in compenso uno status irrimediabilmente triste e se in qualche momento ci capita di pensare di essere capitati in un uno dei due estremi allora si può sempre ricominciare da capo. Rifiutare la ricerca ossessiva di una spensierata felicità e combattere la caduta in un buio eterno. La vita è un chiaroscuro e After Life la dipinge così, senza illusioni.

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Ozark (Terza stagione) Dove vederla: Netflix

A cura di Francesca Moretti

i protagonisti di Ozark
Ozark by Netflix

La terza stagione di Ozark esce il 27 marzo 2020, In seguito viene rinnovata per una quarta e ultima stagione. Ritroviamo i nostri personaggi dove li avevamo lasciati: il casinò è ufficialmente aperto, mentre in Messico la guerra tra i clan è molto accesa. Wendy crede fermamente che lei e la sua famiglia possano uscirne puliti, sfruttando l’immagine di imprenditori che fanno del bene alla comunità; Marty invece non è convinto, non crede che il cartello molli la loro famiglia così facilmente. Ruth è ormai una collaboratrice fissa della famiglia Byrde anche se ha diversi conti in sospeso. Anche la terza stagione, come le precedenti, presenta diversi punti di svolta, ma anche di sorpresa nella storia, collocati perfettamente.

Ozark è una produzione Netflix che purtroppo viene ignorata, non si parla mai del potenziale di questo show televisivo. Lo stile è ben preciso: sicuramente è una serie che sa prendersi i suoi tempi (per alcuni potrebbe essere un problema) ma la storia è raccontata egregiamente come l’evoluzione dei personaggi principali, in più c’è la costante tensione che attanaglia la famiglia Bryde. Questi sono alcuni elementi che rendono questa serie un ottimo prodotto.

Il tema del pericolo, di personaggi poco raccomandabili contrapposti all’uomo comune era stato già affrontato in Breaking Bad, in questo ci sono molti punti di contatto con Ozark, ma ciò non vuol dire che sia stato già detto tutto. Marty Bryde compie all’inizio un rischioso azzardo ed in qualche modo riesce a districarsi nel mondo del cartello messicano e dei delinquenti locali. Per questo la tensione è costante, perché non si può prevedere quanto durerà questo debole equilibrio, se sarà prima la polizia ad arrestarli o gli spacciatori ad ucciderli. Attendiamo quindi il finale di questa storia ambientata nelle Ozark Mountain prossimamente con la quarta stagione e rinnoviamo l’invito a guardarla.

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The Crown (Quarta stagione) – Dove vederla: Netflix

A cura di Erika Pomella

le migliori serie tv del 2020
Carlo e Diana in The Crown 4

Non è difficile indovinare quanto la quarta stagione di The Crown fosse forse una delle più attese della serie britannica incentrata sulla dinastia Windsor. La sempre straordinaria Olivia Colman torna a vestire i panni di un’altera regina Elisabetta II in uno dei momenti cruciali del suo regno.

Gli ultimi anni ’80 e i primi anni ’90 rappresentano per la corona un periodo molto turbolento. Da una parte con le tensioni in Irlanda e l’ascesa di un personaggio come il Primo Ministro Margaret Thatcher. Dall’altro, naturalmente, con l’emergere di una figura destinata a lasciare la propria impronta nell’immaginario collettivo: Diana Spencer.

La quarta stagione è tutta per lei: per questa ragazza che sognava di diventare principessa per amore, senza sapere di star entrando in una gabbia dorata, al fianco di un uomo che suo malgrado è stato costretto a mettere da parte il suo amore per seguire il protocollo reale.

The Crown è sempre stata una stupenda serie televisive, che all’accortezza storica ha sempre controbilanciato una grande resa tecnica e istrionica. Ma con la quarta stagione si raggiunge un nuovo picco, con il risultato che i pochi episodi che la compongono vengono divorati.

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L’amica geniale (Seconda stagione) – Dove vederla: Rai Play

A cura di Erika Pomella

le migliori serie tv del 2020
Le migliori serie tv e miniserie del 2020: L’amica geniale, grande successo Rai

Dopo il successo della prima stagione che Saverio Costanzo ha tratto dal romanzo omonimo di Elena Ferrante, L’Amica Geniale è tornata con una seconda stagione, dal titolo Storia del Nuovo Cognome.

In questa seconda stagione troviamo le protagoniste, Elena e Lila, pronte a lasciarsi alle spalle la loro infanzia, scendendo a compromessi coi loro desideri e con il loro ruolo di donne in un rione che sembra sempre più chiuso in sé stesso.

Lila è la sposa di Stefano Carracci, mentre Elena continua i suoi studi, cercando di dimostrare a se stessa il proprio valore.

La seconda stagione de L’Amica Geniale è una serie che ragiona ferocemente sul ruolo della donna e su come esso possa cambiare a seconda della disposizione geografica, specie in un’epoca piena di stereotipi come quella in cui la serie è ambientata.

Lila e Lenù smettono di essere bambine eppure in qualche modo rimangono imprigionate nei loro corpi: e sono i loro corpi che vengono usati e violentati, messi in mostra o nascosti a seconda di una volontà maschile. Ma è indubbio che L’Amica Geniale — e questa seconda stagione lo dimostra ancora di più — è anche una serie che parla di resistenza e indipendenza.

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