Sta succedendo: CD Projekt Red, la casa di Cyberpunk 2077, viene portata in giudizio dallo studio legale Rosen Law Firm
Caso Cyberpunk, la possibilità è divenuta concreta: lo studio legale Rosen Law Firm, di New York, ha fatto partire contro CD Projekt Red una class action. La casa di produzione videoludica polacca è ora oggetto di una azione legale di ampia portata, il seguito ai problemi riscontrati in Cyberpunk 2077.
Per anni CDPR ha promesso il titolo più rivoluzionario della nostra epoca, che si è rivelato però, nelle versioni PlayStation 4 ed Xbox One, del tutto insoddisfacente sotto molti aspetti di performance. Inoltre, i numerosi bug e glitch riscontrati nel gameplay hanno dato luogo a proteste generalizzate.
Anche se CD Projekt Red si è affrettata a promettere patch ed aggiustamenti, oppure a consentire rimborsi, la frittata sembra ormai fatta. La nomea della casa di The Witcher appare intaccata irreparabilmente e tantissimi consumatori e gamer insoddisfatti gridano allo scandalo.
Su queste basi si muove lo studio Rosen Law Firm. Ecco le motivazioni legali per l’attacco. 1: Cyberpunk 2077 era virtualmente ingiocabile sulla generazione corrente di sistemi Xbox o PlayStation a causa di un’enorme quantità di bug. 2: come risultato, Sony ha rimosso Cyberpunk 2077 dal PlayStation Store.
Sony, Microsoft e CDPR sono stati costretti ad offrire pieni rimborsi, di conseguenza. 3: CD Projekt Red ha sofferto danni di reputazione e pecuniari. 4: ne consegue che le dichiarazioni dei difensori (CDPR) sul proprio business, operazioni e prospetti, erano materialmente false o ingannevoli e mancanti di basi ragionevoli in tutti i momenti rilevanti.
Trovate qui il testo integrale. Difficile sapere che cosa succederà ora. Probabile che, per quanto Cyberpunk 77 si possa infine rivelare il grande gioco che prometteva di essere, CDPR ne esca comunque pesantemente ridimensionata. Non resta che aspettare e vedere come si risolverà questo caso.