Se avete sempre sognato di ricevere giudizi impietosi sui vostri gusti musicali, siete nel posto giusto
Avete voglia di essere insultati per la musica che ascoltate? C’è un sito che, collegandosi al vostro account Spotify, fa esattamente questo. Si chiama Judge My Spotify e potete accedervi qui. Attenzione però: l’intelligenza artificiale ci va giù pesante, quindi se siete permalosi occhio.
Per cominciare, il sito vi informa di voler accedere al vostro account Spotify, con il quale dovrete loggarvi: questo, ovviamente, per registrare le vostre preferenze e assimilare allegramente quanti più dati possibili su di voi. Niente di strano: lo fanno il 99% delle app che usate quotidianamente.
Il sito carica poi una specie di database di quella che viene considerata “buona musica” da una serie di fonti ritenute competenti in materia (compare il faccione di Anthony Fantano) e in base al quale giudicare la vostra. A quel punto, inizia la tortura: i vostri ascolti vengono passati al setaccio.
Chiariamoci subito: i commenti sono pre-impostati e, dai confronti tra i vari utenti, sono sempre più o meno gli stessi. Per esempio, molto probabilmente la i.a. selezionerà una canzone popolare e vi chiederà se la ascoltate; se sì, vi chiederà se lo fate ironicamente.
Esprimerà poi una serie di osservazioni tanto grossolane quanto sarcastiche, del genere: “artista di nicchia – ovviamente”, oppure “ecco, un altro stan di – gruppo popolare”. Niente, in effetti, che non si possa sentire espresso su un qualunque forum di musica popolato da musicofili o sedicenti tali.
In sostanza, si tratta di un giochino carino che può irritare facilmente se per voi la musica è ideologia e i generi musicali sono bandiere. Ma consola il fatto che, nei giudizi finali, l’i.a. non sappia minimamente inquadrare la complessità dei gusti di una persona. Non siamo ancora a quel punto, per fortuna.