I Jalisse esclusi da Sanremo per 24 anni consecutivi

Un lungo e concitato sfogo dello storico duo italiano

Jalisse
Credits: Jalisse Official / YouTube
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I Jalisse esclusi da Sanremo per la ventiquattresima volta, si sfogano

Sapete chi non compare a Sanremo da un po’? I Jalisse. I vincitori dell‘edizione 1997 del Festival si sono ripresentati per la gara per ben 24 volte, venendo scartati… tutte le volte. Quest’anno, a quanto pare, non ne hanno potuto più. E si sono sfogati, con un lungo (lungo) post su Facebook.

Ecco i passaggi essenziali: “Jalisse a Sanremo? 24 volte no! Anche stasera, come da 24 anni, Alessandra e Fabio hanno seguito la tv per scoprire i nomi dei big che parteciperanno al prossimo Festival di Sanremo 2021! Anche stasera, come da 24 anni, con 24 canzoni diverse presentate, i Jalisse non sono stati scelti tra gli artisti che saliranno su quel palco”.

“Niente da fare, non riusciamo ad azzeccare una canzone che possa interessare al Festival! Saranno i testi poco validi? Le musiche brutte? La voce? Il nome Jalisse? O cosa? Chi ce lo dice per favore?” In seguito, i due si presentano e fanno un sunto della loro carriera di successo, come in curriculum.

Jalisse a Sanremo? 24 volte no!

Anche stasera, come da 24 anni, Alessandra e Fabio hanno seguito la tv per scoprire i…

Pubblicato da Jalisse su Giovedì 17 dicembre 2020

I Jalisse vogliono un riconoscimento per anni e anni di carriera

Vengono anche illustrate, con parecchi dettagli, le canzoni presentate nei vari anni, con alte opinioni di parecchi commentatori e amici. Sempre più curriculum. Scrive poi Fabio Ricci: “Ecco, tante canzoni scritte e pubblicate senza aver saputo neanche le motivazioni delle 24 esclusioni dal festival di Sanremo di 24 edizioni“.

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“Si perchè se sapessi le motivazioni migliorerei il tiro per essere accettato, ma niente! Non voglio farmi trascinare dall’idea che per partecipare bisogna essere amici di qualcuno o gestiti da qualcun altro”. Difficile immaginare in quanti, ogni anno, debbano fare a gomitate per salire “su questo palco”.

E allora voglio capire! Perchè questo stato di non considerazione fa male a chi fa musica seriamente, a chi investe tempo e soldi, a chi fa sacrifici, a chi ha chiesto ai propri genitori di sacrificarsi per arrivare ad un sogno” scrive ancora Ricci. Lo sfogo prosegue per parecchio e termina con gli auguri per il Festival ai colleghi e per Natale per tutti. Che ne pensate?

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