Il misurato George Clooney sullo sfogo iroso di Tom Cruise contro la crew di Mission: Impossible 7
Sta diventando ormai il caso di questi giorni la sfuriata di Tom Cruise contro alcuni addetti alle riprese di Mission: Impossible 7. Costoro, accusati di non aver rispettato le norme anti-COVID sul set, sono stati presi ad urla e male parole dal divo, che ha minacciato di licenziarli.
Come reazione, parte della medesima crew ha lasciato il proprio posto di lavoro. Giustificabile o meno, l’attacco di Tom Cruise è stato da lui mosso sulla base dell’importanza che ha oggi, nel mondo del cinema, una produzione cinematografica che funziona e che mantiene quindi vivo il settore.
Infatti il pericolo di contrarre il virus e di mettere a rischio e contagiare altri è particolarmente elevato sul set. Un luogo naturalmente di aggregazione, nel quale si lavora a stretto contatto e dove non mancano interazioni fisiche di ogni tipo. Girare un film, oggi, è una sfida.
Questo lo sa bene anche George Clooney, divo alla pari di Tom Cruise, che ha voluto dire la sua sull’avvenuto: “Non ha reagito eccessivamente perché [il mancato rispetto delle norme sanitarie] è un problema. [Ma] io non l’avrei fatta così grossa, io non avrei tirato la gente per la manica”.
“[La cosa] è difficile, hai la responsabilità per tutti e su questo lui [Cruise] ha assolutamente ragione. Se la produzione si ferma un sacco di gente perde il lavoro. La gente deve capire ed essere responsabile. Semplicemente, non è il mio stile affrontare le questioni in quel modo”.
“Non è necessariamente d’aiuto puntare il dito contro persone specifiche in quel modo, ma ognuno ha il suo modo di fare”, prosegue Clooney. “La gente che era su quel set ci dirà di più. Capisco perché l’ha fatto, non ha sbagliato, solo che non so personalmente se l’avrei fatto io”.