Continua la sfortuna di Cyberpunk 2077
Ormai l’iniziale fallimento (per console) di Cyberpunk 2077 non è più un segreto per nessuno. L’eco della mancata riuscita della prima versione del gioco, quella “old-gen”, si sta spargendo ai quattro venti con conseguenze immaginabili. Prima fra tutte, un colossale crollo in borsa per i titoli CD Projekt Red.
La casa polacca ha infatti perso il 29%, cifre quindi consistenti, in seguito alle lamentele e alle proteste giunte da tutto il mondo una volta constatate le disfunzionalità del gioco. Il titolo, il più atteso degli ultimi anni, si è per molti dimostrato molto al di sotto delle aspettative a livello di performance.
Tra glitch, bug e tempi di caricamento improponibili, moltissimi gamer sono passati alla versione per PC (ben più riuscita) alla velocità della luce, mentre tanti altri stanno cercando di ottenere dei rimborsi. CD Projekt ha annunciato già l’arrivo di due grandi patch per riparare come possibile, ma il danno sembra fatto.
Naturalmente nel frattempo il titolo in borsa sta rimontando, ma per molti l’epic fail rimane e CD Projekt dovrà lavorare ancora più sodo di quanto fatto fin qui per evitare ulteriori scontenti. Ora bisognerà aspettare gli aggiornamenti previsti per console per sapere come la casa polacca se ne caverà fuori.
Nel mentre sempre più particolari emergono sul nuovo gioco, che si sta dimostrando memorabile a prescindere dal corretto funzionamento del gameplay. Si è per esempio scoperto che a Night City la pizza con l’ananas è illegale. Oppure, altro malcontento viene generato dall’assenza delle promesse nudità integrali.
Comunque vada, ricorderemo l’uscita di Cyberpunk 2077 come l’evento videoludico (e forse culturale) che più ha segnato questa fine del 2020. Un grande progetto la cui iniziale malriuscita ha scontentato legioni di giocatori in fedele attesa. Saprà CD Projekt Red rifarsi adeguatamente?
Fonte: GamesIndustry.biz
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