James Corden si ritrova al centro della polemica per la sua rappresentazione stereotipica di un uomo gay in The Prom, il film musical appena uscito, con Meryl Street e Nicole Kidman. Le critiche stanno giungendo da ogni parte e non solo per voce della comunità gay.
Oltre al problema di avere un uomo etero che ne interpreta uno omosessuale, cosa già di per sé oggi considerata scorretta, c’è il fatto che la recitazione di Corden viene giudicata oltremodo “offensiva”. Si ritiene che l’attore incorpori nel suo personaggio i peggiori e più superficiali preconcetti che si possono avere di un uomo gay.
Nella storia Corden interpreta Barry Glickman. Un veterano di Broadway che dopo un doloroso fallimento si reca in Indiana assieme alla star Dee Dee Allen (Meryl Streep). Lì i due aiuteranno una ragazza lesbica in una lotta contro la sua scuola, che non l’ha voluta al ballo di fine anno assieme alla fidanzata (perché gay, ovviamente).
Il tutto, naturalmente, a tempo di musica. L’opera originale, scritta da Matthew Sklar, Chad Beguelin e Bob Martin, ha tenuto banco a Broadway per due anni, incontrando successo e acclamazione. Ragion per cui sull’adattamento per il cinema, affidato a Ryan Murphy, si faceva molto conto.
Tuttavia le reazioni al film, vuoi per colpa di Corden, vuoi perché poco entusiasmante rispetto al musical teatrale, non sono state calorose. Ciò nonostante, alcuni hanno obiettato che la performance dell’attore non sarebbe da considerarsi “offensiva”, perché il suo personaggio, come gli altri, sarebbe una caricatura.
Al momento non ci sono particolari repliche a queste reazioni negative: si tratta di argomenti sempre delicati ed è spesso inevitabile che, affrontandoli, si vada incontro a giudizi impietosi. Del resto, la preparazione teatrale e l’abilità come attore di Corden non sono messe in dubbio. Si tratta più, molti pensano, di un problema di casting.
Fonte: IndieWire
Continuate a seguirci sulla nostra pagina Facebook ufficiale, La Scimmia Pensa, la Scimmia fa.