Pornhub si trova al centro della polemica: cerchiamo di capire perché
Pornhub appena attuato una svolta storica nella fruizione dei contenuti video sul proprio sito. Il portale pornografico per eccellenza è finito in mezzo a una bufera quando, in un articolo del New York Times, il giornalista Nicholas Kristof ha denunciato diverse irregolarità commesse nel caricamento di alcuni video a luci rosse.
Nello specifico, il problema è che, secondo il NYT, diverse o addirittura parecchie ragazze sarebbero finite in riprese osé sul sito effettuate con loro ma caricate senza il loro consenso. Oltre quindi alla possibilità di ospitare, per quanto involontariamente, video di abusi sessuali, Pornhub incorrerebbe in un problema di limpidezza.
La questione sorge dal momento in cui chiunque, sul sito, può caricare qualunque video: basta registrarsi. Questo ovviamente dà spazio a un’infinità di riprese amatoriali, tra le quali, purtroppo (sempre secondo il NYT) ce ne sarebbero alcune effettuate contro la volontà delle “attrici”, o con mezzi di coercizione.
Mentre le implicazioni presentate dal giornale Newyorchese sono ancora in via di chiarimento, il sito a luci rosse ha già preso dei provvedimenti. Nello specifico, si tratta di limitare la possibilità di caricare video porno per chi non è un utente identificato e verificato. Il che dovrebbe garantire una certa affidabilità nei contenuti.
In una dichiarazione di oggi, inoltre, Pornhub ha stabilito che i download dei contenuti saranno impossibili, tranne che per quelli a pagamento: questo per impedire che contenuti eliminati vengano caricati di nuovo. Ci sarà inoltre un “Red Team” formato da moderatori pronti ad intervenire per qualunque irregolarità .
Diverse altre iniziative sono state intraprese. La possibilità , per esempio, per enti terzi di segnalare contenuti inappropriati. Oppure, la compilazione di un Transparency Report, che uscirà nel 2021 e comunicherà tutti i risultati delle moderazioni di quest’anno. Sembra che il sito si stia impegnando a stabilire delle regole chiare.
Fonte: The Verge
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