Ozark, l’erede di Breaking Bad | Una serie ingiustamente sottovalutata

Ecco tutto ciò che c'è da sapere su Ozark, una serie Netflix fin troppo sottovalutata che ha più punti di contatto con Breaking Bad

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Ozark, una serie da riscoprire
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Ozark è una serie televisiva presente nel catalogo Netflix. Lo show per ora è composto da tre stagioni da dieci episodi ciascuna. La serie statunitense ha esordito il 21 luglio 2017, e racchiude il genere drammatico-thriller.

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Ozark, Jonah

Trama

Marty è un consulente finanziario che vive a Chicago con la sua famiglia: sua moglie Wendy e i suoi due figli Charlotte e Jonah. Oltre al suo lavoro, Marty ha una seconda occupazione: riciclare denaro sporco. Quando le cose si mettono male, decide di trasferirsi con la sua famiglia in un villaggio nelle Ozark Mountains in Missouri. In qualche modo Marty è riuscito a convincere il boss del cartello messicano Del Rio che questo trasferimento è una buona opportunità per riciclare denaro in maniera più semplice.

Cast

  • Jason Bateman: Marty Byrde
  • Laura Linney: Wendy Byrde
  • Sofia Hublitz: Charlotte Byrde
  • Skylar Gaertner: Jonah Byrde
  • Julia Garner: Ruth Langmore
  • Jordana Spiro: Rachel Garrison
  • Jason Butler Harner: Joy Petty
  • Esai Morales: Camino Del Rio
  • Peter Mullan: Jacob Snell
  • Lisa Emery: Darlene Snell

Produzione

La Serie è stata prodotta negli Stati Uniti. Per quanto riguarda le riprese, gli interni sono stati girati negli Eagle Rock Studios di Atlante, mentre le riprese esterne si sono svolte la maggior parte intorno al Lago di Allatoona e il Lago Lanier.

Recensione

ATTENZIONE ALLARME SPOILER!!

Quando in una serie tv si osservano le reazioni di un uomo comune di fronte alla criminalità più violenta il risultato è sempre interessante. In Ozark osserviamo quindi l’evoluzione della famiglia Byrde, sulla carta la classica famiglia americana, dover reagire a problemi ben più grandi di loro e come tutto questo lasci i personaggi irrimediabilmente segnati. Marty e Wendy decidono poi di non nascondere le loro attività illecite ai propri figli, in cerca di una spiegazione logica per questo trasferimento improvviso. Ma in Ozark non conosciamo solo la famiglia Byrde; siamo sempre nel Missouri e così altri personaggi, ben più gretti e diretti, ci vengono presentati durante la storia. Così avremo la famiglia Langmore, tenuta insieme praticamente da una giovane ventenne di nome Ruth, che cerca di destinare ai cugini un futuro migliore rispetto alla criminalità, una tradizione di famiglia. Inoltre la famiglia Snell, grossi proprietari terrieri che nascondono attività illecite. Tutti questi personaggi originari di Ozark ci mostrano ampiamente un America più segreta, composta dalla realtà dei piccoli centri urbani, immersi ancora in un’istruzione precaria e la violenza come unica soluzione, i cosiddetti bifolchi. In attesa della quarta stagione, vi proponiamo qui di seguito un recap completo di Ozark.

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Ozark, Jason Bateman

Ozark: Stagione uno

La prima stagione comincia per Marty con un grave problema con il boss messicano: il suo socio, a sua insaputa, ruba 8 milioni di dollari a Del Rio che uccide sia lui che la fidanzata. Marty riesce a convincerlo a non uccidere lui e la sua famiglia e promette di riuscire a rimediare al danno subito: trasferendosi ad Ozark, infatti, prevede di riciclare una grossa quantità di denaro in pochi anni. Nel frattempo, Wendy ha una relazione extraconiugale con un uomo di nome Gary. Arrivati negli Ozarks la famiglia Byrde comincia a conoscere gli abitanti del posto, in particolare alcuni membri della famiglia Langmore, composta da persone con un sacco di precedenti penali. Tra questi, la giovane Ruth diventerà una collaboratrice degli affari della famiglia Byrde. Marty è quindi in cerca di una casa e soprattutto di attività per riciclare denaro sporco. Ma non è così semplice: l’agente Petty viene mandato a Ozark in incognito per investigare sui traffici della famiglia Byrde.

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Un compito troppo difficile

Più procediamo con la visione della prima stagione, più ci rendiamo conto che le promesse di Marty fatte a Del Rio sono molto difficili da mantenere. Se inizialmente un nuovo inizio era simbolo di opportunità infinite, pian piano Marty si rende conto che per fare il suo lavoro deve scontrarsi con altre attività illegali locali. Come se non bastasse, l’agente Petty sembra aver trovato un modo per incastrare Marty, ancora non è chiaro il ruolo di Ruth nei confronti della famiglia Byrde: ci si può fidare di questa ragazza?

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La famiglia Byrde

Ozark: Stagione due

La seconda stagione si apre con un progetto ambizioso di Marty: costruire un casinò sulle rive del fiume vicino Ozark. In questo modo il riciclaggio di denaro sarebbe una passeggiata. Per fare questo, Marty organizza un incontro con il cartello messicano e la famiglia Snell, Jacob e Darlene, che rappresentano i più grossi distributori di droga locali, per far collaborare le due parti. Da un lato il terreno degli Snell, dall’altro i soldi del cartello messicano. Ma trattare con i criminali non è mai semplice. Intanto, il padre di Ruth esce di prigione ed è evidente come questa figura paterna sia per la ragazza soltanto dannosa. L’agente Petty arriva a Rachel, una collaboratrice di Martin che gestisce il Blue Cat, un precedente investimento della famiglia Bryde. L’FBI è sempre più vicina.

Una famiglia che si sgretola

Con questa seconda stagione il lavoro di Marty diviene sempre più complicato: un casinò da costruire, pressioni politiche da esercitare per ottenere i permessi, criminali da far accordare, un club da mandare avanti. Tutte queste responsabilità si riflettono anche a casa, dove vediamo l’intesa tra Marty e Wendy venire sempre meno. Ricordiamo che il rapporto tra loro era stato già pesantemente indebolito con il tradimento di Wendy, presente nella prima stagione. Si delinea un altro personaggio che era inizialmente passato in secondo piano: Darlene, la moglie di Jacob, che non ha problemi a farsi rispettare e, soprattutto, non ha paura di nessuno. Le scelte di Darlene influenzeranno molto gli eventi.

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I coniugi Byrde

Ozark: Stagione tre

La seconda stagione si è conclusa con l’inaugurazione del famoso casinò. Inoltre Marty aveva un piano per scappare con la famiglia e togliersi dalla spinosa situazione. Wendy però si oppone e punta invece a sviluppare ancora meglio le loro attività, cercando ad un certo punto di arrivare sino alla legalità e quindi di togliersi dalla necessità di riciclare denaro. Nella terza stagione ci viene introdotto un nuovo personaggio: Ben, il fratello minore di Wendy, che ha un passato di problemi psichiatrici difficili da gestire. Nel mezzo di tutte queste situazioni delicate in ballo, la presenza di Ben non aiuta per niente la famiglia Byrde. Abbiamo anche un’altra presenza fissa in questa stagione di Ozark: l’avvocato Helen Pierce che fa da ponte tra la famiglia Byrde e il cartello messicano. Una presenza che non facilita la gestione dei problemi ed in qualche modo si insinua anche nei rapporti familiari, per esempio tra Marty e Wendy.

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Il pericolo è imminente

In questa stagione la sensazione di pericolo è più vivida che mai. E’ palese che un passo falso porterebbe alla rovina della famiglia. Un altro elemento da non sottovalutare e il rapporto che si crea tra Wendy ed un esponente del cartello, se in precedenza il contatto diretto era rappresentato da Marty, adesso non è più così. Anche il personaggio di Ruth viene messo a dura prova: la ragazza si rende conto di aver sopravvalutato il suo rapporto con Marty e Wendy. Il pericolo ci accompagna per tutta la stagione fino ad arrivare all’inaspettata conclusione che lascia a bocca aperta e ci fa attendere la quarta stagione con trepidazione.

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Ozark, terza stagione

Ozark è il nuovo Breaking Bad?

C’è da dire che Ozark non è stato apprezzato abbastanza dal pubblico. Abbiamo davanti una scrittura solida che genera un intreccio complesso che però funziona su diverse linee. Per questo si potrebbe fare un accostamento con Breaking Bad: un altro show che mostra un uomo comune a contatto con la criminalità organizzata. Impossibile quando si parla di Ozark non associarla alla fotografia dello show, caratterizzato da colori freddi, colma di grigi e di sfumature di celeste, che vanno a sottolineare il rischio delle vicende, dove non c’è spazio per le emozioni, occorrono solo sangue freddo e razionalità. Un altro aspetto da non tralasciare è sicuramente il ritmo: Ozark può apparire inizialmente una serie troppo lenta, ma questo prendersi i tempi conduce lo spettatore ad un viaggio verso l’inevitabile, verso un punto dove ogni cosa non riuscirà più ad incastrarsi ed il pericolo si avvicinerà sempre più. Per questo un ritmo più ponderato non danneggia la serie, ma anzi esprime in pieno la sensazione che una bomba stia per esplodere ed allora per Marty e Wendy non ci sarà più nulla da fare. Attendiamo quindi la quarta stagione prossimamente per seguire gli ulteriori sviluppi.

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