Miley si parla di cosa si prova ad essere una giovane star vittima di body shaming
Come sappiamo, il body shaming è un tipo di violenza che spesso interessa star e cantanti famose, soprattutto femminili. Miley Cyrus, star già da ragazzina, lo sa bene. Oggi riflette su cosa significava allora e che cosa significa adesso subire attacchi di questo genere.
“Ad un certo punto ero tipo ehi, ho sedici anni e tu fai cerchi sulle mie tette e merda del genere… e sono io la cattiva? Penso che [ora] la gente inizi a dirsi ‘Aspetta, aspetta, aspetta, quella cosa era tutta incasinata’. Penso che inizino a capire chi fosse il nemico e chi fosse la vittima lì”.
“Credo di sapere chi avrei dovuto essere” prosegue la cantante “Ma sono sicura che ci fosse qualcosa lì… qualche trauma nell’essere tanto criticata, penso, dato che quello che sentivo io [per il resto] era una cosa mediamente adolescenziale”. Miley era famosissima, ricordiamolo, nel suo ruolo di Hannah Montana.
Nel frattempo, Miley sostiene però che si siano compiuti grandi progressi. In effetti, il problema è oggi al centro del dibattito e difficilmente chi indulge in questo tipo di comportamenti la passa liscia. Lo prova quanto accaduto qualche settimana fa con Billie Eilish.
“Non so neanche se sia possibile chiamare qualcuna puttana [slut-shame], è una cosa che si fa oggi?” chiede Miley “I media non mi hanno dato della puttana da un po’ di tempo”. La stessa Miley in effetti, per via della sua vita sregolata e della sua immagine artistica trasgressiva, è spesso incorsa in queste etichette.
Oggi sembra che sull’argomento ci si inizi finalmente a dare una calmata, anche se i social come sappiamo ribollono sempre di simili discussioni. Miley, comunque, sembra volersi attirare apposta i commenti della rete, con canzoni e video che la stanno rendendo più discussa che mai. La prova è il suo ultimo disco, Plastic Hearts.