Per Claudio Amendola non c’è da discuterne: il Natale si puà fare anche separati
Claudio Amendola si è pronunciato su una delle questioni più dibattute di questi giorni. Quella, cioè, del Natale “distanziato”, che è quel che ci si prospetta visto ciò che prevede l’ultimo DPCM studiato per contrastare i perduranti effetti della pandemia. Ognuno in casa sua in pratica, più o meno.
Amendola interviene durante il programma L’aria di domenica di Myrta Merlino, in dialogo con la virologa Ilaria Capua. Costei dice: “Tampone rapido prima di Natale? No, non bisogna muoversi. Non vado da nessuna parte e non ci penso neanche a fare il tampone”. La sua posizione è abbastanza chiara.
A quel punto la Merlino interpella Amendola sulla questione e l’attore sbotta: “Sinceramente mi deprime dover vedere personalità del genere spiegare una cosa talmente ovvia, Myrta. Io non ne posso più del cenone di Natale. Ma chi se ne frega!“. Chiaro che anche per lui la sicurezza di tutti viene prima della sacralità della festa.
“È una volta. State a casa. Quanti siete? Abitate in quattro e fate un Natale in quattro. Ma che è sta roba? Basta. Cospargersi il capo di cenere perché quest’anno non mangeremo i tortellini in brodo tutti insieme e sti cavoli”. L’attore non usa proprio giri di parole.
“Mi sembra veramente stupido, continuare a parlarne anche noi. Mi sembra stupido. Basta ragazzi, rimprovero l’Italia intera. Non si parla d’altro. Non ne posso più del Covid-19, sappiamo tutto. Ha ragione la dottoressa Capua: state a casa, non uscite, il signore Iddio vi accoglierà anche se pregate dallo sgabuzzino di casa“.
Così conclude Amendola, dicendo la sua su una questione che, come tutto ciò che concerne il virus, divide l’Italia. Cosa che accade da mesi su parecchi aspetti riguardanti la lotta contro la pandemia e le relative misure di sicurezza da adottare. Che ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti.