Sono passati ormai anni dal suicidio di Chris Cornell, ma la scomparsa del grande cantante continua ad affliggere e segnare tutti. Oggi ne parla Billy Corgan, leader e cantante degli Smashing Pumpkins, con parole che fanno venire i brividi. Sembra che anche lui, infatti, abbia pensato più volte all’estremo gesto.
“Mi sono trovato di fronte a quello specchio mille volte, proprio come lui” dice Corgan “lo sai, dopo una data ok [ti rendi conto che] non stai diventando più giovane. Loro [i Soundgarden] non suonavano in un’arena, suonavano in un teatro. Sono stato in quei tour di merda”.
“Devi essere in una band abbastanza vecchia per capire quello che intendo”, prosegue Corgan. “Conosco un sacco di gente che amerebbe suonare per 2500 persone, ma quando [già] sei stato al top e sei da qualche parte sull’altro lato [cioè, dopo il successo]”. Il cantante parla della delusione della celebrità.
“Non importa se stessero ritornando [i Soundgarden] o se stessero facendo qualunque cosa stessero facendo. Non li giudico. Quello che dico è che sono stato lì molte notti, durante le quali, anche quando sei al massimo, ti guardi nello specchio e dici: ne vale la pena?“
“E non potrei dirti in un milione di anni se ne vale la pena o no” prosegue Corgan. “Qualcosa dentro di te ti fa dire: ‘Questo non è quello per cui ho firmato’ o ‘Tutti pensano che questo sia grandioso, ma non è grandioso per me e non so che cosa farci”. Questo tipo di straniamento è caratteristico di molte rockstar, presenti e passate.
“Non voglio cercare di scrivere la storia di Chris Cornell” conclude il cantante “Dico solo che so che cosa significa, aver fatto così tanto eppure sentire ancora questa specie di tristezza. Questa è [solo] la mia versione di quanto è accaduto. Sarebbe potuto succedere a me“.
