Bryan Cranston mesi dopo il COVID: “Ancora non sento odori e sapori”

Bryan Cranston aveva contratto il virus tra la primavera e l'estate

Bryan Cranston
Credits: New Mexico In Focus, a Production of NMPBS / YouTube
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Bryan Cranston racconta la sua esperienza con il virus e gli strascichi della malattia

Bryan Cranston, l’attore famoso per Malcolm e soprattutto per Breaking Bad, aveva rivelato quest’estate di aver contratto il COVID-19 e di essersela cavata, per fortuna, con poco. Oggi ritorna su quell’esperienza, parlando all’Ellen DeGeneres Show di sintomi e conseguenze.

“[Io e la mia famiglia] siamo stati molto fortunati, davvero. Abbiamo avuto dei giorni di debolezza, ma non abbastanza da tenerci a letto. Io ho avuto una temperatura di 99 [gradi Fahrenheit, circa 37.2 Celsius] per tre ore e poi solo stanchezza per una settimana”, racconta l’attore.

Per quanto riguarda gusto e olfatto, i due sensi tipicamente colpiti dal virus, Cranston dice: “Penso che circa il 75 per cento sia tornato, ma se qualcuno stesse facendo il caffè e io camminassi in cucina, non riuscirei a sentirne il profumo”. Non ancora un recupero totale quindi, nonostante i sintomi lievi.

Già in luglio, come molte altre celebrità degli Stati Uniti (ma non tutte), Cranston aveva invitato tutto il suo pubblico a fare ciò che era necessario (ed è necessario tuttora) per proteggere sé stessi e gli altri. Dopo essere guarito, inoltre, ha donato il proprio plasma con gli anticorpi all’UCLA Blood and Platelat Center.

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“Forse le donazioni di plasma potranno aiutare altre persone” ha detto. Cranston non è stato certo l’unico attore famoso ad essere stato colpito dal diffusissimo virus: basti pensare a Tom Hanks, una delle prime celebrità contagiate. Persino l’ex-presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ne è stato affetto.

Le testimonianze e gli inviti a non cedere sulle misure di sicurezza quindi si accavallano mentre i test sui vaccini portano promesse incoraggianti per il 2021. Possiamo solo immaginare quale sarà la reazione, anche culturale, che il mondo avrà una volta libero dal virus. Per ora, dobbiamo resistere ancora un po’.

Fonte: Independent

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