La Storia Infinita 2 – George Trumbull Miller (1990)
Netflix Italia gioca in casa, e conoscendo le abitudini televisive degli italiani pensa bene di schierare in palinsesto due appuntamenti essenziali della tv Mediaset per famiglie. Il primo è ovviamente La Storia Infinita di Petersen, qui riproposto per una volta assieme al suo ineffabile sequel.
Se il prototipo ha già la sua convinta schiera di ammiratori e detrattori, è sicuramente la delirante elaborazione numero due del romanzo di Michael Ende la visione da recuperare. Non certo per motivi qualitativi, anzi: il film rientra periodicamente nella per altro ampia cerchia dei sequel meno amati. Ma il fascino sottile degli assurdi pupazzoni, e di un look generale sempre più in bilico tra l‘uncanny valley e il trash spudorato lo rendono a suo modo un prototipo ideale del più indigeribile fantasy cinematografico europeo dei tardi ’80.
Ghostbusters – Paul Feig (2016)
Se La Storia Infinita è l’usato sicuro numero uno, gli Acchiappafantasmi di Reitman e compagni è il secondo mega-classico di questo dicembre. Nella mitologia dei Ghostbusters c’è però spazio anche per un figlio diseredato, rimosso da una sorta di trauma collettivo autoindotto: il remake di Paul Feig. Fa quasi ridere ricordarselo, ma tra il 2015 e il 2016 il panico mediatico suscitato da questo cinico chick flick di scarse ambizioni ne fece il caso culturale della stagione; ripensandoci oggi, è forse qui che tutto il corteo di polemiche, boicottaggi, hashtag e cancel culture che oggi accompagna la produzione di ogni singolo blockbuster si manifestò per la prima volta in tutta la sua demenza.