Crimini e misfatti (Crimes and Misdemeanors), 1989
“Mentre aspettiamo un taxi ti faccio la lezione di oggi. La lezione è questa: non ascoltare quello che ti dicono gli insegnanti. Non ci prestare attenzione, tu guarda solo come sono, così capirai come sarà veramente la vita.”
Mentre la nostra lista volge al termine, non possiamo non citare uno dei film più amati dallo stesso Allen. Crimini e misfatti non si trova ora, almeno per l’Italia, su nessuna piattaforma streaming. Eppure, sarebbe davvero ingiusto che questo piccolo gioiello finisse dimenticato.
Certo, questa selezione è come tutte arbitraria e altri estimatori avrebbero scelto film differenti. Non abbiamo scordato di citare Stardust Memories (1980) Interiors (1978) o magari Amore e guerra (1975), per non parlare dei più recenti successi.
Crimini e misfatti segue due semplici linee narrative. La prima, di natura drammatica, vede come protagonista un grandissimo Martin Landau. La seconda ritrova Allen nella parte di un regista, prossimo al divorzio e ad una nuova, deflagrante delusione amorosa.
Commedia e tragedia entrano per la prima volta in rotta di collisione. L’autore che più ha contribuito al concetto di Dramedy inizia a esprimere un’amarezza sempre più pungente. Il genio che non aveva (quasi mai) sbagliato il colpo, sta per conoscere il suo “secolo buio”.
Match Point, 2005
“Sarebbe appropriato se io venissi preso… e punito. Almeno ci sarebbe un qualche piccolo segno di giustizia. Una qualche piccola quantità di speranza di un possibile significato.“
La vera, grande rinascita di Woody Allen inizia probabilmente con Match Point. Il film segna l’inizio del sodalizio con una nuova giovane musa, Scarlett Johansson. Ma è anche il maggior successo commerciale nella carriera del regista, con un incasso stimato di oltre 85 milioni di dollari.
Da sempre accusato di essere un regista più di parola che d’immagine, un regista statico, per altro incapace di firmare un autentico film drammatico, nel 2005 Allen si rivolge nientemeno che a Delitto e castigo di Fëdor Dostoevskij.
Naturalmente, l’ispirazione è rivista e corretta attraverso uno sguardo fortemente contemporaneo, per raccontare una storia di passione bruciante. La storia di un adulterio, vista attraverso gli occhi di un arrivista apparentemente senza scrupoli.
Ma come sempre, tutto è vero e niente è come sembra. Forse Match Point, escludendo opere ibride come Blue Jasmine (2013), resterà l’unica vera incursione di Allen oltre il confine del dramma, o meglio della tragedia. Un colpo secco, per un’altra pagina di Storia.
Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso* (*ma non avete mai osato chiedere), 1972
“Far ridere o non far ridere, questo è il problema!”
Nel 1972 il programma di Woody Allen è ancora scandalizzare sistematicamente puritani e benpensanti, escogitando stratagemmi sempre nuovi. Si rivolge allora alla gloriosa tradizione del film a episodi.
La struttura del film a episodi è un classico della Slapstick Comedy americana, ma rimanda anche alla Nouvelle Vague francese, e soprattutto alle grandi opere collettive realizzate in Italia negli anni ’60, ad esempio Ieri oggi e domani (1963), Boccaccio ’70 (1962) o Amore e rabbia (1968).
Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso * ma non avete mai osato chiedere comprende svariati capitoli, tutto introdotti da una domanda pruriginosa, di qualità e umorismo altalenanti. Alcuni, sembrano oggi irrimediabilmente datati. Altri, restano evergreen senza tempo.
Noi non possiamo che invitarvi a scoprire o (riscoprire) l’incipit e l’epilogo, che vedono rispettivamente Woody Allen nella parte di un giullare di shakesperiana memoria, poi di uno spermatozoo riluttante, lanciato suo malgrado alla scoperta del mondo.
E se proprio dobbiamo tirare le somme, Woody Allen attraverso i suoi 50 film non ha trovato le risposte definitive sull’amore, sui misteri del sesso e neanche delle relazioni interpersonali in genere.
In compenso la sua eterogenea, discordante filmografia ha dato altre risposte. Una su tutte: come essere un protagonista assoluto della Storia del Cinema, senza mai fermarsi, guardando sempre avanti, alla scrittura del prossimo film.
Bonus: Ciao Pussycat (1965)
Il primo film scritto e interpretato da Woody è un’inarrestabile sarabanda, uno strambo film corale, oltremodo provocatorio, che riunisce Peter Sellers e Peter ‘O Toole, Romy Schneider, Ursula Andress e la modella francese Capucine.
Non vogliamo rivelarvi altro, se non che dal 9 Dicembre 2020 il film torna finalmente in DVD in versione restaurata, distribuito da Sinister Film. Un’opera divenuta quasi introvabile torna così alle meritate luci della ribalta.
Se avevate in mente di celebrare gli 85 anni del maestro, in attesa di vedere Rifkin’s Festival su grande schermo, potrebbe essere una buona idea.
“Via da qui, vi odio, vi odio tutti quanti! Ricordo perenne di abominevoli connubi con vostra madre!”
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