David Lynch avrebbe in progetto una nuova serie su Netflix
Ottime notizie per i fan del cinema e delle serie surreali di David Lynch. Il mitico regista, appena reduce dal memorabile ritorno della sua Twin Peaks, tre anni fa, sembra pronto a regalare al mondo una serie televisiva tutta nuova. Si intitolerebbe Wisteria e le riprese inizierebbero nel maggio del 2021.
L’informazione viene dal fan site Welcome to Twin Peaks, un fan site il quale a sua volta cita il sito What’s on Netflix. Qui si riporta, in una edizione di Production Weekly un “progetto senza titolo” di David Lynch. Progetto che va appunto sotto il working title di Wisteria. Lynch sarà autore e regista della serie (naturalmente).
Assieme a lui anche Sabrina S. Sutherland, già produttrice esecutiva della terza stagione di Twin Peaks nel 2017. Insomma, si tratta per il momento più che altro di un rumour molto forte, che però se confermato porterebbe una notizia davvero eclatante. Lynch su Netflix è il sogno di molti cinefili e seriofili contemporanei.
Can’t a man privately grab a coffee in the @Netflix lobby?
La notizia di un coinvolgimento permanente di David Lynch con Netflix non è esattamente una novità. Già ad aprile il regista aveva giocosamente confermato e poi smentito un suo possibile progetto “serio” con il gigante dello streaming. E c’è poi ovviamente il suo corto What Did Jack Do?, uscito su Netflix all’inizio dell’anno.
Per chi sia affamato di nuove info, possiamo riportare del “gossip”, come questa immagine di Lynch che prende un caffè nella lobby di Netflix, nel 2018: cosa poteva significare la sua presenza lì? Di certo non era solo di passaggio, ma davvero c’era e c’è la lavorazione di una serie dietro, oltre a What Did Jack Do?
C’è poi un utente di Reddit (fonte quindi da prendere assolutamente con le pinze), canthaveit, che ha riferito di conoscere il working title Wisteria già in febbraio. Costui dice che la serie si appoggerebbe su di un budget di 85 milioni di dollari e che sarebbe prodotta in venticinque episodi da un’ora ciascuno. Possiamo crederci?