Bono Vox racconta di quando conobbe il mitico cantante dei Joy Division
Si sa, Ian Curtis e i Joy Division sono stati di ispirazione per un’intera generazione di gruppi punk e post-punk. Tra questi anche Bono Vox e i suoi U2. La band irlandese esordiva infatti con il primo album, Boy, proprio nel 1980. E cioè l’anno della morte di Curtis e della pubblicazione dell’ultimo album dei Joy Division, Closer.
A distanza di quarant’anni, Bono ricorda la prima volta che incontrĂ² il famoso cantante, il quale si sarebbe tolto la vita poco tempo dopo, pressato dalla sofferenza dovuta all’epilessia e alla sua paura del palcoscenico. “[Io e gli U2] aspettavamo in questa stanza verde” ricorda Bono “E guardavamo la loro roba”.
“Poi quest’uomo con il peso dell’intero universo nella sua voce, questo crooner proveniente da un buco nero, il signore oscuro, si fa avanti ed io sono tipo: ‘Oh mio Dio, sto per incontrare Ian Curtis‘. Gli porgo la mano e lui mi dice ‘Tutto bene?’, e non posso credere al suono che fa”.
“Semplicemente è questo suono dolce, dolce” spiega Bono “Lui era questa bellissima anima ma cantava da un altro posto… semplicemente la piĂ¹ gentile conversazione [che abbia mai avuto] ed è stato un momento molto speciale“. Non si sa quando questo incontro sia avvenuto, ma doveva essere tra il 1979 e il 1980.
In seguito, com’è noto, dopo la morte di Curtis e la pubblicazione del fortunato singolo Love Will Tear Us Apart, il suo testamento, i Joy Division si sono riformati come New Order. Con la nuova formazione hanno esplorato l’elettronica synthpop che conosciamo. Gli U2 invece? Sono solo diventati uno dei gruppi piĂ¹ importanti di sempre.