Perché la gente è impazzita per le scarpe della Lidl?
Su ebay ci sono aste che superano anche i 3000 euro per la collezione di Lidl, che include anche le sneakers che stanno spopolando sul web. Cerchiamo di capire a cosa è dovuto tutto questo entusiasmo
Naturalmente il motivo del successo delle scarpe della Lidl non si deve ricercare solo in questo meccanismo inconscio.
È chiaro che alla base di tutto c’è un’ottima campagna di marketing da parte di Lidl. Non solo nel dichiararla un’edizione limitata, ma anche giocando su un livello intellettuale.
Le scarpe della Lidl diventano dunque una provocazione: una sorta di rilettura della resa democratica dell’arte già fatta da Andy Warhol.
Indossare il prodotto di un discount come fosse un oggetto d’alta moda diventa un atto di ribellione, una frecciata al capitalismo.
Un collezionista, dunque, acquista le scarpe per il loro valore da limited edition. Un acquirente normale le compra per essere parte di qualcosa, per sentirsi dentro qualcosa e, allo stesso tempo, elevarsi a giudice del capitalismo imperante.
Se marchi come Gucci o Balenciaga hanno abituato gli esperti di moda al brutto, a ciò che proviene dal basso, Lidl ha fatto un’operazione inversa.
Non ha fatto una versione di lusso di un oggetto comunemente di “fascia inferiore”. Ha preso questa stessa fascia e l’ha resa di moda.
E non c’è niente che l’essere umano desideri di più che essere accettato dalla propria comunità: e se la comunità non fa che parlare di un paio di scarpe, allora saranno quelle scarpe il suo obiettivo.
Oltre a questo, però, c’è anche un altro meccanismo che potrebbe essere alla base della febbre che gira intorno a queste scarpe. Ed è il reselling.
Quest’ultimo spiegherebbe anche perché è stato così facile far arrivare le scarpe a livelli di costo assolutamente proibitivi.
C’è l’idea di base che essendo sempre un’edizione limitata e perciò non fruibile da tutti per sempre, acquistarla rappresenti una sorta di investimento.
Per circa tredici euro si possono acquistare delle scarpe che poi possono essere rivendute a pezzi molto più alti. È l’idea dell’occasione, dell’affare da fare in fretta per non venire surclassati.
È simile al meccanismo che parte nella testa degli acquirenti quando gli si dice che, raggiunta una certa cifra, potranno avere un buono sconto.
Magari quella persona non ha bisogno di altro, ma pur di non lasciar cadere l’affare, spendono soldi in più su qualcosa di cui non hanno bisogno pur di avere un buono sconto di cui, allo stesso modo, difficilmente avranno necessità.
E dal momento che con le scarpe di Lidl si parte da un’idea di evento questo meccanismo mentale diventa un vero e proprio gatto che si morde la gola.
Io compro le scarpe perché so che il loro status di oggetto quasi unico spingerà collezionisti a volerlo ad ogni costo. Letteralmente, ogni costo.
Il peso dei social nella scelta delle scarpe Lidl
Per quanto possa apparire ormai un luogo comune, anche i social media rientrano nelle motivazioni che si celano dietro questo successo di Lidl.
Non solo per una compagna social che si è dedicata soprattutto al sottrarre – Lidl italia non ha fatto grandissime campagne sulle scarpe.
Ma proprio per una predisposizione mentale per cui colui che naviga in rete, ormai, è talmente bombardato di informazioni e stimoli che ha sviluppato una sorta di pigrizia intellettuale.
Abituato ad avere subito quello che vuole, senza dover necessariamente sforzare le proprie doti intellettive, l’utente medio è diventano più un ricevente che un vero attore nell’universo web.
Come dimostra anche l’aumento dell’analfabetismo funzionale, i network online hanno reso l’essere umano una sorta di contenitore, una spugna che il più delle volte assorbe le informazioni senza porsi nessuna domanda o quesito.
Il che, naturalmente, spiega anche la crescita esponenziale delle fake news, dei siti complottisti e di tutta una letteratura basata pressappoco sul nulla.
In un contesto come questo, dove è sempre più facile influenzare un pubblico che ha smesso da tempo di farsi domande, il successo delle scarpe Lidl neanche sorprende più di tanto.
Si cerca – ancora una volta – di accaparrarsi qualcosa di quasi unico per poterlo mostrare sui social, per potersi sentire vittoriosi nell’avere tra le mani qualcosa diventato virale.
E le scarpe lo sono diventate davvero: dai meme che le prendono in giro alle aste su ebay, ormai non c’è angolo del web che non stia trattando l’argomento.