“Se avete qualche amico negazionista, vi prego di sputargli in faccia con discreta forza“. A dirlo è Maurizio Merluzzo, doppiatore e attore recentemente ricoverato, manco a dirlo, con il COVID-19. L’alta diffusione del virus dovuta alla ormai innegabile seconda ondata non è un segreto e Merluzzo ha da dire al riguardo.
“Ho avuto febbre alta e forti dolori muscolari. Con una tac mi hanno trovato la polmonite, che però è curata bene tramite la loro terapia”, spiega l’attore. “Attendevo un letto per il ricovero, che non arrivava, perché era tutto pieno. Quindi ero stato ammassato nei corridoi su una barella insieme ad altra gente”.
“Sono stati due giorni molto pesanti, la situazione al pronto soccorso era assurda, con gente ammassata sulle barelle. Eravamo 60 persone. I medici e gli infermieri hanno fatto turni devastanti. In due giorni ho visto gente urlare, piangere e anche essere portata via causa decesso“.
“È successo nella barella poco adiacente alla mia. Ho visto tanta sofferenza e non erano tutti anziani, ma c’erano anche miei coetanei” spiega ancora Merluzzo. “Non ho mezza patologia pregressa, ho sempre avuto uno stile di vita sano e alimentare impeccabile” chiarisce poi.
“Quindi posso dire con tutta sincerità che, se avete qualche amico negazionista o conoscete la solita gente che non mette mascherine, urla alla dittatura sanitaria… vi prego di sputargli in faccia con discreta forza e magari dirgli di farsi un paio di giorni al pronto soccorso per vedere in che situazione di merda ci troviamo”.
La situazione con il virus è ripresa a peggiorare a partire da settembre e con il progredire di ottobre, ma è a novembre che il governo ha deciso di intervenire, come sapete, dividendo l’Italia in zone colorate a seconda della criticità. Nel frattempo due dei vaccini su cui si svolge la ricerca sembra stiano dando buoni risultati.