Se c’è uno che non smette mai di stupirci, in questo 2020 (ma da sempre del resto) è Elon Musk. Il geniale imprenditore, innovatore e inventore, è noto per lanciarsi da anni in imprese letteralmente mirabolanti, sfidando ogni convenzione e abbattendo ogni regola che ritenga troppo stretta per le sue idee.
Tra il progettare un realistico viaggio su Marte e il chiamare suo figlio come una specie di stringa di codice, il buon Elon trova anche il tempo di fermarsi su bizzarrie del genere: lanciare una tequila della Tesla. La Tesla, per chi non lo sapesse, è la casa automobilistica di auto elettriche della quale lui è a capo dal 2008.
L’idea risale in realtà a un paio di anni fa, quando Musk, per un Pesce d’Aprile, si era fotografato appunto con una Tesla, con la scritta “bankwupt” (bancarotta) e circondato da bottiglie di “Teslaquilla”, con due elle. Più tardi quello stesso anno la Tesla aveva registrato il nome Teslaquila come marchio.
Detto questo, la cosa non era sembrata seria fino a pochi giorni fa, quando il distillato è stato effettivamente lanciato sul mercato come Tesla Tequila. Se ne parla sul sito stesso della Tesla, a questo link. Naturalmente è disponibile solo negli Stati Uniti e per la piacevole cifra di 250 dollari a bottiglia.
La bottiglia è a forma di fulmine e ricorda sia la cicatrice di Harry Potter che la saetta simbolo degli AC/DC. Non c’è ragione di credere che il sapore sia troppo diverso da quello della tequila normale, ricavata dall’agave. Ma poco conta, perché quello che interessa è naturalmente il marchio.
Del resto Elon Musk non è il primo a lanciarsi in una impresa del genere. Già George Clooney aveva fondato un suo proprio marchio di tequila, Casamigos, nel 2013; lo ha poi venduto nel 2017 per un miliardo di dollari. Non esattamente un affare in perdita, quindi. Che Musk intenda fare lo stesso?