John Dolmayan dei System of a Down continua a difendere Donald Trump
I System of a Down sono tornati in attività di recente con due nuovi singoli, i primi dopo quindici anni, sulla situazione in Armenia. Considerando questo, verrebbe da pensare che la differenza di posizioni politiche all’interno della band possa essere stata appianata; e invece sembra proprio di no.
Questo perché, come sanno bene i fan storici, i System of a Down sono sempre stati noti per le loro posizioni anti-establishment e soprattutto critiche delle due amministrazioni Bush. Ma Dolmayan sembra averlo dimenticato. In un post su Instagram (qui sotto) il suo sostegno a Trump sembra ancora deciso.
In un lungo messaggio (aprite il link) Dolmayan sostiene che: 1. La vittoria di Biden vada riconosciuta, ma solo escludendo prima ogni possibilità di brogli; 2. Trump è stato attaccato per anni da tutti, social media, corporazioni e politici; 3. La pandemia e il conseguente lockdown sarebbero stati causati dall’opposizione.
Proprio così. Le sue parole “Lui [Trump] ha avuto a che fare con una crisi pandemica mondiale e una chiusura totale dell’economia perpetuate e istigate dai suoi oppositori nella speranza che la nostra economia fallisse e che lui venisse incolpato“. Sarebbe interessante sapere cosa pensa Serj Tankian di queste dichiarazioni.
Non è tutto, perché Dolmayan sostiene che anche le proteste di alcuni mesi fa sarebbero state istigate a loro volta dagli oppositori di Trump. Poi si spinge ancora oltre, sforando nel pieno complottismo, asserendo che se Biden vince (e ha vinto) la pandemia finirà presto e le proteste finiranno magicamente. “Non cascateci”, dice.