Romulus, i Personaggi della serie sulle Origini di Roma: fra Storia e Mito

Scoprite con noi il mondo e i personaggi principali di Romulus, la nuova serie creata da Matteo Rovere, in onda su Sky da venerdì 6 Novembre.

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Dopo l’anteprima alla Festa del Cinema di Roma (trovi qui la nostra recensione) le prime due puntate di Romulus arrivano venerdì 6 Novembre su Sky. Il regista Matteo Rovere, dopo il successo de Il primo re, ci riporta così al preludio della fondazione di Roma.

Questa volta, volgiamo ancora lo sguardo indietro, fino all’VIII sec. A.C. e le trenta tribù che costituiscono la Lega Latina. Così le leggendarie gesta di Romolo e Remo cedono il passo alla Storia, o meglio la realtà che le ha generate, per un’opera corale capace di muoversi costantemente al confine tra Storia e Mito.

Fin dal primo istante Romulus saprà colpirvi per la sua bellezza formale. Ma oltre il fascino magnetico dell’estetica, la modernità del linguaggio audiovisivo, pulsano storie e vite dal realismo mordace.

Per questo abbiamo scelto di realizzare una guida ai personaggi, le figure chiave che popolano il microcosmo di Romulus, frutto di un complesso lavoro di ricerca sulla realtà storica, che si integra con le eco dell’epica, della tragedia classica e del dramma shakespeariano.

Il risultato sono figure contrastate, dai chiaroscuri profondi, che compiendo il proprio arco narrativo raccontano il caos che precede la presa del potere, la sofferta configurazione di quella realtà destinata a prendere il nome di Roma.

Nella conferenza stampa organizzata da Sky con i protagonisti Andrea Arcangeli (Yemos) Francesco Di Napoli (Wiros) e Marianna Fontana (Ilia) abbiamo scoperto anche il lavoro complesso che si nasconde dietro le quinte di una produzione come Romulus.

Ovvero settimane di training fisico, allenamenti con gli stunt e i cavalli, oltre all’esercizio del proto latino, lingua originale della serie. “Dovevamo trovare una naturalezza, una verità dentro questa lingua, come se la parlassimo dalla nascita” ci racconta Francesco Di Napoli.

E il risultato è una serie unica nel suo genere, forte di quest’acre sapore di verità, di vita sferzante che incontra l’aura del mito.

Romulus: la triade dei protagonisti

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Andrea Arcangeli e Gabriel Montesi in una scena di Romulus, la nuova serie di Matteo Rovere, in onda dal 6 Novembre su Sky

Yemos, nipote di Numitor, Re di Alba e capo della Lega Latina, lo schiavo Wiros, la vestale ribelle Ilia: sono questi i tre personaggi-cardine della nuova serie creata da Matteo Rovere, scritta con Filippo Gravino e Guido Iuculano, e diretta dal regista romano con Enrico Maria Artale e Michele Alhaique.

Tre giovani inizialmente schiacciati da una realtà caotica e oscura, apparentemente destinati a una sorte crudele, che pure osano ribellarsi, rovesciare le carte e cambiare il corso delle proprie vite, insieme a quello della Storia.

Yemos (Andrea Arcangeli)

Yemos e suo fratello gemello Enitos sono figli di Silvia, nipoti ed eredi legittimi di Numitor. Per questo, sono stati cresciuti come futuri Re della città di Alba, nonché capi supremi di tutte le trenta tribù che popolano il Lazio e compongono la Lega Latina.

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Enitos e Yemos sono le due facce della stessa medaglia, il loro affetto è apparentemente indissolubile. Eppure, Yemos si troverà ad affrontare una svolta tragica, violenta e totalmente inaspettata, mentre l’incontro con Wiros cambierà per sempre la sua vita.

Wiros (Francesco Di Napoli)

Wiros è un orfano, solo al mondo, cresciuto come schiavo nella città di Velia. Quando parte per i Lupercalia, il rito d’iniziazione che tutti i ragazzi della città devono compiere per diventare uomini, affronterà sfide feroci.

Il suo destino doveva essere quello riservato agli ultimi, trascorrendo un’intera esistenza al margine di una società tribale, lottando ogni giorno per la mera sopravvivenza, senza diritti e senza riscatto.

La sua intelligenza, la sua dignità e il suo coraggio segnano invece il legame con Yemos. Il loro incontro cambia tutto, le loro vite e la Storia, portando la serie Romulus nel cuore dell’azione.

Ilia (Marianna Fontana

Figlia di Amulius, fratello minore di Re Numitor, il destino di Ilia era stato già deciso all’età di sei anni. Ovvero, crescere rinchiusa nel tempio di Vesta, servendo la dea della fecondità e compiendo tutti i doveri che spettano a una sacerdotessa.

Uno su tutti: custodire giorno e notte il fuoco sacro che non deve spegnersi mai. 

L’amore proibito di Ilia per Enitos è in aperto conflitto con l’obbedienza che deve a suo padre e sua madre. Tradire il tempio e la dea Vesta prevede infatti una punizione fatale. La ragazza sceglierà di ribellarsi e scrivere da sola il proprio destino. E il risultato è uno dei personaggi più affascinanti, potenti della serie.

Gli altri personaggi principali della serie

Romulus
Il cast di Romulus

Enitos (Giovanni Buselli)

Il gemello di Yemos possiede un carattere opposto e complementare. Coraggioso, determinato e solare, nasconde un segreto perfino al suo amato fratello. Da anni, continua a coltivare in segreto il suo amore con la cugina Ilia, chiusa nel tempio delle Vestali. 

Le figure di Enitos e Yemos hanno ispirato la leggenda di Romolo e Remo. Ma le serie Romulus, come anticipato nell’introduzione, ci poterà molto oltre, mostrandoci uno scenario inedito. In parole povere: la fondazione di Roma come non l’abbiamo mai vista.

Amulius (Sergio Romano)

Il fratello di Re Numitor, insieme a sua moglie Gala, forma una coppia di sapore shakespeariano. Impossibile non pensare alla “Tragedia scozzese”, al Macbeth quando assistiamo al loro tentativo d’impossessarsi del potere.

Amulius è stato per anni un fratello fedele. Ma quando Numitor viene deposto ed esiliato, il desiderio di scalzare i nipoti, i gemelli Enitos e Yemos, che avrebbero dovuto succedergli al trono, diventa un pensiero sempre più insidioso e violento.

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L’insistenza di Gala si rivelerà determinante per scatenare una guerra fatale, dalle conseguenze imprevedibili.

Gala (Ivana Lotito)

Ecco un’altra figura femminile conflittuale, misteriosa, tremendamente affascinante e volitiva. Gala è la Lady Macbeth di Romulus, convinta che gli dei abbiano prescelto il suo sposo per salvare la città di Alba.

Per questo è disposta a sacrificare tutto, compresa la vita di Ilia, sua figlia. Spezzata tra crudeltà e senso di colpa, paura e fame di potere, i personaggio di Gala cadrà in un torbido vortice d’ossessione, da cui non saprà più liberarsi.

La Lupa (Silvia Calderoni)

La guerriera alla guida dei Ruminales è detta La Lupa. Ha infatti una fede incondizionata nella dea dei lupi: Rumia, divinità femminile adorata dagli abitanti del bosco.

Guerriera misteriosa e incredibilmente forte, capace di alternare gesti di grande coraggio ad improvvise esplosioni di violenza, è disposta a tutto pur di proteggere i figli di Rumia, a lei affidati dalla dea.

Per questo li guiderà in battaglia, portando fieramente la sua maschera di lupo.

Spurious (Massimiliano Rossi)

Re di Velia, diventerà lo spietato detonatore delle ambizioni di Amulius. È consapevole del proprio potere, esercitato in nome della propria anzianità e di una lunghissima esperienza sul campo di battaglia.

Guida la sua città ed è anche il celebrante dei Lupercalia. Ovvero, il trait d’union tra la dimensione narrativa legata alla città di Alba e la selvaggia realtà delle comunità che popolano i boschi.

Cnaeus (Gabriel Montesi)

Dopo Favolacce dei Fratelli D’Innocenzo, Gabriel Montesi si conferma uno dei talenti più interessanti del panorama italiano contemporaneo. Si impone infatti in questo ruolo incisivo, come lo spietato Maestro di Wiros, degli schiavi che affrontano i Lupercalia nei boschi.

Come ogni personaggio della serie, stupisce e convince per l’insolito mix di realismo feroce e aura del mito. E il risultato è un villain d’altri tempi, un cattivo che rimanda alla tragedia classica, eppure resta straordinariamente umano, oltre che fortemente contemporaneo.

Deftri (Demetra Avincola)

Giovane guerriera, sfrontata e sensuale, si avvicina a Wiros, insegnandogli la lingua e le usanze dei figli della dea Rumia. È profondamente attratta dal quel ragazzo, cresciuto da solo, come uno schiavo, apparentemente ignaro del mondo.

In lui Deftri vede infatti quell’uomo tanto attesa, colui che sarà capace di guidare il popolo verso la città promessa. La città che si chiamerà Roma, che lei stessa sogna da una vita intera.

Per ora il nostro excursus si interrompe. Ma continuate a seguirci. I nostri approfondimenti sulla serie Romulus non finiscono qui!

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