D&D: Usano un personaggio sulla sedia a rotelle e scoppia la polemica

Durante The Critical Role, è stato introdotto un nuovo personaggio di D&D costretto sulla sedia a rotelle ed è esplosa la polemica

D&D
Un frame di Dungeons & Dragons - Che il gioco abbia inizio
Condividi l'articolo

D&D (Dungeons & Dragons) è uno dei giochi di ruolo più celebri e giocati al mondo nel quale è possibile creare storia ed eroi di ogni sorta. Durante l’ultimo episodio di Critical Role, una web serie americana nella quale alcuni doppiatori professionisti interpretano il gioco, è stato presentato un nuovo personaggio che aveva già scatenato delle enormi polemiche in estate quando era stato annunciato.

Si tratta di Dagen Underthorn, un nano esploratore veterano che utilizza una sedia a rotelle specializzata nel combattimento, progettato da Sara Thompson. Matt Mercer, l’organizzatore del gioco di Critical Role ha descritto questo nuovo eroe Dagen come un esploratore senza fronzoli, sopravvissuto per molti anni sull’isola ghiacciata di Foren grazie alla sua fedele ascia Sheila e alla sua versatile sedia a rotelle attrezzata per gestire il terreno ghiacciato.

Il design della sedia a rotelle, ideato dalla Thompson, è ispirato alle sedie a rotelle utilizzate da alcuni giocatori di basket e rugby. L’oggetto è stato inoltre pensato per poter esser modificato e potenziato in modo da divenire una vera e propria arma.

LEGGI ANCHE:  Rick and Morty incontra D&D: dall'idea al fumetto

Questa non è la prima volta che in D&D vengono creati personaggi ai quali un arto mancante viene sostituito magari da parti meccaniche. Tuttavia questa novità introdotta della sedia a rotelle da combattimento ha scatenato non poche polemiche nonostante il nobile intento che i ragazzi di Critical Role avevano.

Lo scopo della creazione di questo nuovo personaggio era infatti quello di sensibilizzare la comunità dei giocatori a vedere la disabilità come una componente normale della vita e nel mostrare come le persone sulla sedia a rotelle possono fare le stesse cosa degli altri. L’intento, tuttavia, non è stato assolutamente compreso dalla comunità del web.

Voi che ne pensate?

Leggi anche:

LEGGI ANCHE:  Baldur's Gate 3: un GDR inarrivabile [RECENSIONE]

Continua a seguirci su La Scimmia Gioca, La Scimmia Fa!