Paris Jackson nel video di "Let Down". Credits: Paris Jackson / YouTube
Condividi l'articolo
Let Down è il primo singolo in assoluto della figlia di Michael Jackson, Paris
Paris Jackson, figlia del Re del Pop, ha già avuto modo di farsi conoscere nel cinema, ma nessuno l’ha ancora sentita cimentarsi nel campo che aveva portato fama al padre: la musica. Paris è nata nel 1998 ed è a ventidue anni che ha deciso di compiere il passo decisivo: pubblicare il suo singolo d’esordio.
La canzone, intitolata Let Down, è uscita oggi con un video annesso, che potete guardare qui sotto. Sembra di vedere un po’ una via di mezzo tra un qualcosa che avrebbe potuto mettere in piedi Billie Eilish ed il film Intervista col Vampiro. Un video elegante, dai risvolti dark, di certo non troppo originale.
La canzone rappresenta il primo singolo del previsto album di debutto della cantante, Wilted, previsto per l’uscita in data 13 novembre 2020. In precedenza, Paris aveva “solo” collaborato con il musicista Gabriel Glenn, pubblicando un EP, uscito quest’anno, dal titolo The Soundflowers.
Si può dire quindi che sia stata già “svezzata”, anche se Let Down rappresenta il suo primo tentativo di fare musica da sola e con il proprio (famoso) nome. Da sola, si intende, ma non troppo. Al video hanno collaborato Eli Roth e Meredith Alloway, mentre la canzone è prodotta da Andy Hull della Manchester Orchestra.
Il suo esordio avviene in una annata già parecchio “strana” (diciamo così) di per suo e si trascina dietro del resto le inevitabili aspettative: sarà Paris all’altezza del padre Jacko? Seguirà le sue orme? O andrà in direzione opposta? Dimostrerà di essere l’ennesima figlia d’arte senza alcun talento, o tutto il contrario? Il tempo ce lo dirà.
“Sento così tante emozioni. Sono eccitata, sono nervosa, [ma] più che altro grata e felice” ha detto Paris “La libertà di creare, di non sentirsi dire cosa fare e come cantare, che cosa scrivere. [Questa libertà] è pazzesca, è un dono, è una benedizione”. Che cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti.
