Una scena di F***ing Sakura, Vol 1, copyright Panini Comics
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All’interno della cornice del Lucca Changes, questa nuova versione del Lucca Comics and Game, abbiamo avuto l’opportunità e il privilegio di intervistare Giulio Macaione, l’autore di F***ing Sakura, che oggi arriva in fumetteria con il secondo volume, quello conclusivo.
Avendo a disposizione l’autore della storia (qui trovate la nostra recensione del primo volume e qui quella del secondo), gli abbiamo chiesto di raccontarci come e perché è nato F***ing Sakura:
Allora sicuramente è nato come un pretesto per disegnare il Giappone. Voleva proprio essere un diario di viaggio per far vedere quelli che sono stati i miei viaggi. Poi ho pensato a due personaggi molto diversi per approfondire due aspetti e due visioni del Giappone. Perché comunque io sono andato con una conoscenza di base della cultura nipponica perché come José sono cresciuto a pane e cartoni animati giapponesi. Però in realtà il Giappone è tanto altro. Non è solo cultura pop, per cui ci sono tutta una serie di aspetti che poi mi hanno sorpreso e forse mi sono piaciuti anche di più di quelli che conoscevo già.
Il Giappone in F***ing Sakura, di Giulio Macaione, copyright Panini Comics
Il vaccino alla nostalgia dei viaggi
Preparandoci per l’intervista a Giulio Macaione abbiamo notato come molti di coloro che hanno letto F***ing Sakura hanno trovato in quelle pagine una sorta di panacea per questo periodo in cui i viaggi sono preclusi.
È una cosa che mi rende proprio felicissimo, perché è uscito in piena pandemia, quando venivamo dal primo lockdown e non era ancora possibile viaggiare. Per cui, sicuramente viaggiare con l’immaginazione è già qualcosa. Oltretutto mi ha scritto tanta gente che aveva programmato un viaggio in Giappone che è saltato causa Covid. Per cui diciamo che un po’ l’hanno vissuto come il loro viaggio mancato. Questa cosa mi ha fatto estremamente piacere. Viaggiare è una cosa importante, rivelatoria e liberatoria. Per cui far viaggiare qualcuno con un fumetto è assolutamente un privilegio.
Giulio Macaione e le anime del Giappone
In F***ing Sakura un ruolo privilegiato lo ha, naturalmente, il Giappone, che si presenta come una sorta di protagonista aggiunto.
Quando Giulio Macaione ci ha detto di esserci stato, come turista, gli abbiamo chiesto se le sue aspettative sono state ripagate. Ecco quello che ci ha detto:
Avevo immagazzinato così tante informazioni su quella che è la cultura giapponese da tutte le opere che ho letto e che ho guardato che, quando sono andato in Giappone, è stato come a casa. Una casa in cui non ero ancora stato.
In generale tutte le aspettative sono state confermate e forse anche superate. A cominciare dai sakura.
Io sono andato la prima volta in piena fioritura dei ciliegi e ero convinto che tutte queste piogge di ciliegi che vediamo nei cartoni animati e nei fumetti fossero un po’ un’esagerazione.
In realtà è così. Quando mi son trovato in un viale, con questi petali che cadevano dall’alto, sembrava quasi che volassero, effettivamente mi sono detto: ah, allora non era un’esagerazione.
Ma devo dire che anche il modo di comportarsi dei giapponesi… la rappresentazione dei manga è molto più realistica di quanto non pensassi.