Bebo de Lo Stato Sociale a Franceschini: “È il Governo a non aver capito”

In un'intervista ad Open Bebo, uno dei membri fondati de Lo Stato Sociale, ha detto la sua sul nuovo DPCM che blocca cinema, teatri e musica

bebo, lo stato sociale
Credits: YouTube/Lo Stato Sociale - Una Vita In Vacanza (Sanremo 2018)
Condividi l'articolo

Anche Bebo, all’anagrafe Alberto Guidetti, uno dei membri fondatori de Lo Stato Sociale (qui la nostra recensione di Primati), ha voluto dire la sua sul nuovo DPCM che ha chiuso cinema e teatri, oltre ad aver bloccato anche i concerti.

Il cantante, in un’intervista con Open, ha in particolare risposto al minimo Dario Franceschini che, in un video social pubblicato ieri, ha affermato che Chi protesta non ha capito la gravità della situazione (qui per vedere il video completo).

L’intervista a Bebo

Non è che è il governo – dice Bebo -, a non aver capito per tempo la gravità della situazione, intervenendo prima che si arrivasse a questa situazione sanitaria? Che Franceschini faccia o meno un video in cui sostanzialmente ci dice “attaccatevi al tram”, ci interessa poco. Noi seguiamo ciò che dice il DCPM, non quanto afferma in un video su Facebook il ministro per i Beni culturali.
Un’uscita come quella di Franceschini, al di là del giudizio qualitativo che si può darle, mi risulta superflua. Gli artisti, come tutte le persone, rispondono alle leggi, e in questo caso le norme sono contenute nel DCPM. Invece, per tutto ciò che è ascrivibile all’opinione, noi continueremo a esprimerla. Questo DCPM è infelice e abbiamo il diritto e il dovere di dichiararlo. Crea scontento, crea malumore ed è normale che gli artisti, civilmente, protestino. Voglio sperare che non si aspettassero davvero un popolo muto

Proseguendo con l’intervista, Bebo ha anche espresso le sue perplessità sulle azioni preventive che il Governo ha messo in piedi dal post primo lockdown ad ora.

LEGGI ANCHE:  Intervista CIMINI - La Scimmia incontra il cantautore

Da quando è finito il lockdown, i numeri che facevano gli spettacoli non erano di certo quelli di uno stadio. Allora la domanda è un’altra: perché lasciare che le persone si accalchino sui mezzi di trasporto o sulle linee di produzione in fabbrica? spiega Bebo.


Non vedo tutti questi controlli e restrizioni sul trasporto pubblico, tantomeno nelle aziende private. Il mondo dello spettacolo, nel bene e in questo caso nel male, è sempre sotto la luce dei riflettori. Per sintetizzare, trovo paradossale, se la linea è ridurre la socialità, chiudere cinema, teatri e sale da concerto anziché intervenire laddove la vita quotidiana fa spostare milioni di persone.


Il sistema sanitario era al tracollo, e hanno impiegato risorse per il bonus per andare in vacanza, non hanno migliorato i sistemi di trasporto pubblici, e hanno speso denaro per il bonus monopattino. Le proteste che si stanno sollevando derivano anche dal fatto che chi ha avuto il potere di far andare meglio le cose, e non l’ha fatto, adesso non ha il coraggio di ammettere i propri errori

Cosa ne pensate di queste parole di Bebo? Apprezzate Lo Stato Sociale?

Continuate a seguirci sulla nostra pagina Facebook ufficiale, La Scimmia Sente, la Scimmia fa

LEGGI ANCHE:  Lo Stato Sociale - La rivoluzione non passerà in TV, ma Lodo sì