Borat è il personaggio più chiacchierato del momento. Non sorprende, dato l’impatto già storico avuto dall’invenzione comica di Sacha Baron Cohen e dalla forza dirompente della sua satira. Il nuovo film di Borat è appena uscito (la nostra recensione qui) e in qualche modo si sente che ce n’era il bisogno.
Borat Sagdiyev è un giornalista di origine kazaka che, nel film originale, viaggia negli Stati Uniti per esplorare una cultura tanto diversa e affascinante come quella americana. Ovviamente questo è un pretesto per inscenare una serie di situazioni tra l’ironico e il paradossale, che non mancano spesso di un lato comico.
Borat evidenzia, spesso quasi involontariamente, l’ipocrisia e l’incoerenza di molti valori e comportamenti occidentali, sia nelle persone con cui interagisce, sia nel provocare gli spettatori stessi. L’ingenuità e in qualche modo lo scarso acume del personaggio rendono il tutto più sottile ed efficace.
Per avere una buona idea dell’effetto acuto e disarmante della comicità del personaggio, questo video con Frank Matano è l’ideale. Il presentatore e comico nostrano, nel dare modo al personaggio di promuovere lo stesso film, lo interroga con domande pertinenti ma a cui lui dà risposte assurde.
Si parla delle impressioni che Borat ha della “nuova” America, quella della presidenza Trump. Che poi, in realtà, non sembra troppo diversa da quella del primo film, che ritraeva invece i lati peggiori dell’America di Bush. Argomenti sempre scottanti, in vista delle elezioni.
E la satira di Borat non risparmia nemmeno il COVID-19, quando lui inizia a porre a Matano una serie di domande imbarazzanti per cercare di capire se sia stato contagiato. Insomma, ancora una volta Borat non si smentisce. Fa anzi di tutto per rendere questo suo ritorno a distanza di anni quanto più possibile memorabile.