Che lo conosciate come Kurt Sloanedella saga di Kickboxer o Jean Vilain di I mercenari 2 poco importa: dietro a questi personaggi e molti altri si nasconde sempre lui, Jean-Claude Van Damme. Attore, sceneggiatore, culturista e, soprattutto, stella delle arti marziali. Van Damme ha lasciato un segno nella storia dei film sportivi – ricordiamo, ad esempio, che ha interpretato Frank Dux, lottatore di arti marziali statunitense, nel mirabolante Senza esclusione di colpi (Bloodsport) del 1988 – ma, ahinoi, anche nelle pagine dei giornali.
Sposatosi, per il momento, la bellezza di quattro volte, Van Damme è stato più volte coinvolto in processi giudiziari di vario tipo. Primi fra tutti quelli a New Orleans, in cui venne citato dal tribunale per aver compiuto violenza carnale su una ragazza, Tara Le Blanc, e in North Carolina, dove dovette risarcire uno stuntman del film Cyborg (a cui aveva causato la perdita di un occhio durante un combattimento sul set). Jackson Pinckney, il malcapitato dell’evento, dichiarò infatti che Van Damme, nel tentativo di rendere più credibile la scena, esagerò con l’utilizzo del coltello, causandogli così danni permanenti alla vista. Episodi di violenza, quelli sopra riportati, che, purtroppo, non rimangono isolati. Ma partiamo dall’inizio e addentriamoci pian piano nella vita privata e nella carriera dell’attore.
Jean-Claude Van Damme: una breve biografia
Probabilmente, vedendolo ora o nei numerosi film in cui ha recitato, non ci crederete: ma da bambino Van Damme era di costituzione gracile. Incredibile pensarlo, lo sappiamo. Ma fu proprio per questo motivo che il padre decise di iscriverlo a un corso di Karate Shotokan. Una particolare disciplina caratterizzata da posizioni lunghe e profonde, con movimenti che rinforzano la postura e le gambe.
Van Damme nacque a Sint-Agatha-Berchem, nella regione di Bruxelles-Capitale, il 18 ottobre del 1960 e si appassionò alle arti marziali proprio grazie alle lezioni che seguì, ad appena dieci anni, a Ixelles. Su consiglio del suo maestro, iniziò poi a praticare sollevamento pesi e danza classica, per migliorarne la tecnica e l’elasticità fisica. In poco tempo il suo talento si palesò: ottenne la cintura nera ed entrò a far parte della Squadra Belga di Karate. A 18 anni, innamorato della disciplina che aveva studiato per tanto tempo, aprì la sua prima palestra. Mentre l’anno successivo, vinse l’European Full-Contact, diventando campione europeo. Dopo queste prime conquiste decise di dedicarsi alla pratica di nuove discipline, imparando Kickboxing, Muay thai e Taekwondo.
Nel 1981 ottenne per caso una piccola parte nel film francese Rue Barbare, dove interpretò un personaggio secondario. Quella prima esperienza nel mondo del cinema, lo appassionò incredibilmente, tanto da portarlo a decidere di fare un salto di qualità. Intenzionato a fare del proprio sport un lavoro anche sul grande schermo, partì per Los Angeles con l’amico Michel Qissi (anche lui artista marziale). Una decisione che si rivelerà particolarmente fortuita.
Gli inizi nel cinema e il successo
Certo, appena arrivato in America, non tutto andò subito alla grande. Van Damme e Qissi, all’epoca giovani e squattrinati, dovettero vivere per i primi tempi in ristrettezze economiche, in attesa del grande successo. E questo arrivò, per il karateka belga, nel 1985. Dopo aver ricoperto per anni ruoli marginali, ottenne la parte dell’antagonista principale, il lottatore russo Kurt Sloane, in Kickboxers – Vendetta personale (No Retreat, No Surrender), di Corey Yuen.
L’interpretazione lo mise finalmente in luce e attirò l’attenzione di attori e produttori. Come quella di Arnold Schwarzenegger che lo volle per il film Predator (1987) [NdR leggete la parte sulla sua vita privata in fondo all’articolo per sapere come andò realmente la vicenda]. Dopo il ruolo in Kickboxer, la vera svolta: il regista Menahem Golan lo chiamò per impersonare Frank Dux, lottatore statunitense di arti marziali (che prese parte a un torneo giapponese semi-clandestino chiamato Kumitè), nel suo Senza esclusione di colpi. Il film ebbe un incredibile successo. Ma Van Damme, da sempre irrequieto e scontroso, temendo invece che la pellicola fallisse, si allontanò dalla casa produttrice di Golan, la Cannon Films, proprio durante il rilascio dell’opera. Legandosi man mano sempre a nuove case, interpretò molteplici ruoli: sono questi gli anni di Cyborg (1989), Colpi proibiti (1990) e Lionheart – Scommessa vincente (1990), il suo film più famoso.
Van Damme, agli inizi degli anni 90, era ormai una stella indiscussa del grande schermo e dei film d’azione, icona delle pellicole sulle arti marziali. Ma, pian piano, alcune scelte sbagliate lo riportano in secondo piano. Uscì il suo primo film da regista, La prova (1996), che ottenne però uno scarso successo. Così come le interpretazioni nei film di registi asiatici debuttanti (come accadde per Hong Kong colpo sul colpo del 1998, diretto da Tsui Hark). Van Damme iniziò allora a dedicarsi a produzioni proprie, continuando a ricoprire ruoli minori in grandi pellicole (come quello del cattivo di turno ne I mercenari 2) e personaggi principali in film distribuiti nel circuito home video.
Jean-Claude Van Damme: Vita privata
Ma passiamo ora alla parte sicuramente più interessante, e certamente complicata, della vita dell’attore: la sua sfera privata. E, credeteci, qui ne abbiamo da raccontarvi. Partiamo con i problemi di cuore: tutto iniziò nel 1978 quando Van Damme si legò a Maria Rodriguez, una giovane ragazza venezuelana con cui si sposò. Divorziarono nel 1984. Ma l’attore belga non pianse la fine della relazione più di tanto. L’anno successivo si era già risposato con una certa Cynthia Derderian, che lasciò prima del decorso di altri dodici mesi, per sostituirla con la culturista Gladys Portugues. Ma, ahinoi, anche con lei non furono di certo per sempre rose e fiori. Benedetti dalla nascita di due bambini, Kristopher nel 1987 e Bianca Bree nel 1990, Van Damme decise di lasciare anche Gladys.
Non temete, ancora una volta l’attore non rimase di certo a lungo a bocca asciutta. L’anno successivo, il 1993, si sposò con la fotomodella Darcy LaPier, che tra l’altro era pure amica della povera Gladys. E indovina, indovinello? Divorziò anche da lei, pochi anni più tardi, dopo la nascita del suo terzo figlio: Nicholas. E, big surprise, decise poi di tornare con la cara Gladys. Con cui, per il momento, sembra vivere in pace e in serenità a Hong Kong, dove si è trasferito nel 2015 e continua le proprie attività da produttore.
Cocaina e violenza
L’idea che emerge parlando della vita privata di Van Damme (aldilà delle questioni relazionali, su cui non vogliamo dare un giudizio) è di una persona estremamente irrequieta e, talvolta, molto ambigua. Oltre ai già citati casi di violenze fisiche, che coinvolsero l’attore e lo portarono in tribunale, Van Damme risultò spesso una personalità ambivalente, a cui non mancarono di certo episodi di aggressività. Come quelli che capitarono sui vari set in cui lavorò e lo portarono, come nel caso diPredator a essere licenziato. Oppure, come racconta Stallone, quando decise di sfidare ripetutamente Steven Seagal:
Curiosità
Per quanto riguarda la sua interpretazione in questo film, infatti, esistono pareri discordanti. Secondo alcuni Van Damme impersonò davvero l’alieno nel combattimento finale contro Schwarzenegger, mentre per altri ricoprì solo la parte di stuntman. Altre testimonianze dicono invece che l’attore venne licenziato per una lite furiosa avvenuta prima delle riprese. E non prese, quindi, parte alla realizzazione finale del lungometraggio. Gli eccessi d’umore dell’attore detteroproblemi anche sul set (qui l’approfondimento) del film Street Fighter – Sfida finale (1994) di Steven de Souza, in cui essendo totalmente fuori controllo (a causa dell’abuso di sostanze stupefacenti), gli venne affidato persino un supervisore dedito a controllarlo. Van Damme ebbe a lungo, infatti, problemi di dipendenza da cocaina, fattore che non ha sicuramente giovato alla sua carriera. Inoltre, l’attore ha dichiarato di soffrire di disturbo bipolare.
Infine, vi lasciamo con qualche piccola curiosità sull’attore. Ad esempio, sapevate che il suo idolo d’infanzia era Bruce Lee? Non è difficile immaginarlo, vedendo la carriera che ha poi intrapreso lo stesso Van Damme. O che, due sue cari amici (anch’essi celebrità) sono Chuck Norris, il mito del calcio rotante, e Sylvester Stallone, con cui ha recitato anche ne I mercenari 2. In più, a Bruxelles, è stata inaugurata il 21 ottobre 2012 una statua a lui dedicata, in quanto importante icona culturale belga.
Van Damme è inoltre vegetariano e un fervido sostenitore dei diritti degli animali. I suoi due figli maschi hanno poi recitato in alcuni film del padre, mentre Bianca Bree è una modella.
Una figura complessa quella di Jean-Claude Van Damme, karateta, attore e produttore di origine belga. Un personaggio sempre alla ricerca dell’eccesso. Tanto nella vita vera quanto sullo schermo. E che oggi, al compimento dei suoi sessant’anni, rimane un’icona dei film sulle arti marziali.
Filmografia
Come attore Van Damme ha recitato in:
Donna tra cane e lupo (1979)
Monaco Forever (1984)
Breakdance (1984)
Rombo di tuono (1984) – qui prese parte alle riprese anche come stuntman
Kickboxers – Vendetta personale (No Retreat, No Surrender) (1986)
Senza esclusione di colpi (Bloodsport) (1988)
Aquila nera (Black Eagle) (1988)
Cyborg (1989)
Kickboxer – Il nuovo guerriero (Kickboxer)(1989)
Colpi proibiti (Death Warrant) (1990)
Lionheart – Scommessa vincente (1990)
Double Impact – Vendetta finale (1991)
I nuovi eroi (Universal Soldier) (1992)
Accerchiato (Nowhere To Run) (1993)
Senza tregua (Hard Target)(1993)
Last Action Hero – L’ultimo grande eroe (1993) – cameo
Timecop – Indagine dal futuro (1994)
Street Fighter – Sfida finale (1994)
A rischio della vita (1995)
La prova (The Quest) (1996)
Maximum Risk (1996)
Double Team – Gioco di squadra (1997)
Hong Kong colpo su colpo (Knock Off) (1998)
The Legionary – Fuga all’inferno (Legionnaire) (1998)
Universal Soldier: The Return (1999)
Fino all’inferno (Inferno) (1999)
The Replicant (Replicant) (2001)
The Order (2001)
Derailed – Punto d’impatto (2002)
Hell – Esplode la furia (2003)
Wake of Death – Scia di morte (2004)
Narco (2004)
The Commander (Second in Command) (2006)
The Hard Corps (2006)
Sinav (2006) – cameo
Until Death (2007)
The Shepherd – Pattuglia di confine (2008)
JCVD – Nessuna giustizia (2008)
Universal Soldier: Regeneration (2009)
The Eagle Path (2010) – diretto dallo stesso Van Damme
Assassination Games (2011)
Rzhevskiy protiv Napoleona (2012) – cameo
Gli occhi del dragone (Dragon Eyes) (2012)
6 Bullets (Six Bullets) (2012)
I mercenari 2 (The Expendables 2) (2012)
Universal Soldier – Il giorno del giudizio (2012)
U.F.O. (2012)
Benvenuti nella giungla (Welcome to the Jungle) (2013)
Enemies Closer (2013)
Vendetta e redenzione (Swelter) (2014)
Full Love (2014) – diretto dall’attore stesso
Pound of Flesh (2015)
Jian Bing Man (2015) – cameo
Kickboxer – La vendetta del guerriero(2016)
Kill ‘em All – Uccidili tutti (Kill ‘em All) (2017)
Kickboxer: Retaliation (2018)
Black Water (2018)
The Bouncer (2018)
We Die Young (2019)
Van Damme è apparso in televisione in:
Friends (1996) – un episodio
Jean Claude Van Damme Behind Closed Doors (2011) – show televisivo
Jean-Claude Van Johnson (2016) – serie tv
Ha inoltre prodotto:
Double Impact – La vendetta finale (1991)
The Legionary – Fuga all’inferno (Legionnaire) (1998)
Universal Soldier: The Return (1999)
Fino all’inferno (Inferno)(1999)
JCVD – Nessuna giustizia (2008)
The Eagle Path (2010)
Jean Claude Van Damme Behind Closed Doors (2011)
Assassination Games (2011)
6 Bullets (Six Bullets) (2012)
Full Love (2014)
Pound of Flesh (2015)
Kickboxer – La vendetta del guerriero (Kickboxer: Vengeance) (2016)