Le 7 Interviste più folli di Sacha Baron Cohen [VIDEO]

In occasione del compleanno di Sacha Baron Cohen, ecco una lista di alcune delle sue interviste più folli e assurde

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Brüno e Ron Paul e la seduzione in hotel

Una delle scene più memorabili di Brüno è quella in cui Sacha Baron Cohen si trova nell’intimità di una stanza d’hotel con Ron Paul, uomo del Congresso per il Texas.

Ron Paul affermò che, all’epoca, gli era stato detto che avrebbe incontrato un economista austraico.

Spiegò, inoltre, che si trovava in uno studio normale prima di essere spostato in una stanza che era stata preparata per essere una camera da letto.

Come si vede dal video, la troupe asserì che una luce si era rotta e che avevano bisogno di tempo per aggiustarla. Tempo che i due potevano passare insieme nella stanza accanto.

In camera da letto, Sacha Baron Cohen comincia offrendo dello champagne che il politico rifiuta. Poi passa a ballare in modo “sexy”, prima di far cadere i pantaloni a rimanere in mutande.

A quel punto Ron Paul si allontana, con disprezzo e rabbia. Qui abbiamo finito, esclama. E fuori onda si sente la sua voce spiegare come Brüno si sia tolto i vestiti di dosso.

Borat a lezione di galateo

In un segmento di Da Ali G Show, Borat incontra una maestra di galateo per cercare di comprendere come comunicare in modo consono con gli americani nelle situazioni mondane.

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Tra le domande c’è quella se bisogna essere sempre gentili con chiunque o quanto bisogna dare di mancia ad una prostituta.

La coach gli insegna come stare a cena con altri commensali e ogni insegnamento è seguito da un clip che vede Borat cercare di seguire i consigli alla lettera.

Brüno e il Terrorista

In una scena di Brüno Sacha Baron Cohen fronteggia un leader di un’organizzazione terrorista, Al-Aqsa Brigades.

Durante la sequenza Brüno spiega al terrorista che Osama Bin Laden sembra uno stregone sporco o un Babbo Natale senza fissa dimora.

A quel punto Ayman Abu Aita, attraverso l’interprete, risponde all’attore di uscire e andarsene.

Durante un’ospitata al Late Night With David Letterman, Sacha Baron Cohen continuò a insistere riguardo il fatto che Abu Aita fosse un vero terrorista.

L’uomo, allora, gli fece causa come la fece contro la NBC Universal e David Letterman per le affermazioni fatte.

Secondo un report, infatti, Abu Aita venne arrestato e rimase in carcere per due anni per accusa che non vennero mai provate dagli isrealiani. Alla fine, infatti, venne rilasciato.

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Sacha Baron Cohen contro Donald Trump

Nel 2003 Sacha Baron Cohen ottenne quella che è forse l’intervista più notevole nella carriera del suo alter ego Ali G: quella con Donald Trump.

Quest’ultimo non era ancora il discusso presidente degli Stati Uniti, ma era “solo” la star del programma televisivo The Apprentice.

Quindi l’argomento principale di quella discussione non era la politica, ma il business, con Ali G che cerca in ogni modo di convincere Donald Trump della sensatezza della sua idea: dei guanti per gelato.

Donald Trump non sembra molto ricettivo né all’idea di business né all’intervista stessa: come dimostra la velocità con cui è uscito di scena.

Nel 2012 Trump dichiarò di essere stato il più veloce ad abbandonare un’intervista di Ali G. A questa affermazione Cohen ha risposto di essere stato il primo a realizzare che Donald Trump era un cazz*ne.

Nel 2016, inoltre, Sacha Baron Cohen disse a James Corden che l’intervista di Trump era il risultato di un montaggio di una chiacchierata di 7 minuti, che era un tempo sufficiente per un’intervista con Ali G.

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