Adler Entertainment ha pubblicato il trailer del docu-film Banksy – L’arte delle ribellione che potete vedere qui sotto.
ll film rivela la storia di Banksy, dalle origini in una sottocultura criminale fino alla sua ascesa come leader di un movimento artistico rivoluzionario.
Al cinema come evento solo il 26-27-28 ottobre 2020.
Per chi non lo sapesse, Banksy è il nome d’arte di un artista la cui vera identità è ancora sconosciuta. Alcune teorie portano a pensare che sia Robert Del Naja dei Massive Attack (ve ne abbiamo parlato a questo link) o Neil di Art Attack (ve ne abbiamo parlato qui). Quest’ultima teoria è poi stata commentata dallo stesso Neil che ha detto di non essere Banksy (QUI la sua risposta).
Il documentario anche se non potrà dare risposte sulla identità dell’artista, certamente sarà un buon modo di conoscerlo e scoprire di più sulle sue opere. Lo andrete a vedere?
Breve storia di Banksy
Banksy nasce come artista nella scena underground di Bristol, in Inghilterra, e le sue prime opere di graffiti e street art risalgono al 1990. La sua arte politicizzata, i suoi epigrammi sovversivi e le sue audaci incursioni hanno oltraggiato l’establishment e creato un nuovo movimento rivoluzionario. I suoi lavori sono divenuti vere e proprie icone del contemporaneo e Banksy è ad oggi lo street artist più famoso e controverso al mondo. Il potere abusato, la povertà, i fondamentalismi politici e religiosi, l’alienazione, la guerra, la violenza e il capitalismo sono al centro delle sue opere. Per la prima volta viene raccontata la storia completa della carriera di Banksy: dai primi lavori come giovane artista underground fino a diventare l’artista più famoso del ventunesimo secolo, nonostante la sua identità sia ancora avvolta nel mistero. Ispirato dai graffiti della New York degli anni ’70, Banksy trasforma il movimento della Street Art in forma d’arte mainstream mettendo insieme un impero multimilionario e modificando la concezione stessa dell’arte.