I 20 Film più Brutti degli ultimi Vent’anni [LISTA]

I 20 film più brutti degli ultimi vent'anni, quelli da evitare come la peste.

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6) House of the dead – Uwe Boll (2003)

I 25 film più brutti

Non è un caso che Uwe Boll sia considerato uno dei peggiori registi mai esistiti e questo House of the Dead ne é l’ennesima, e forse più esaustiva, conferma.

Se l’idea di realizzare un film su di un videogioco da cabinato, sprovvisto di trama, non era abbastanza malsana, farlo, ma inserendo, senza alcuna logica, degli intermezzi presi da quest’ultimo, lo è ancora di più.

L’opera del regista infatti risulta costellata da frammenti presi direttamente dai vari titoli della saga videoludica ed inseriti a caso all’interno della pellicola. Il tutto all’interno di un lavoro noioso, scialbo, inconsistente, con una recitazione pessima e sprovvisto di alcun guizzo registico.

Perché non è in prima posizione? Semplicemente perché è divertente vedere tanta convinzione dietro ad un’incapacità così tracotante.

7) Olé – Carlo Vanzina (2006)

I 25 film più brutti

Ennesima commedia, copia carbone della precedente, firmata Carlo Vanzina e con cui si va a toccare il punto più basso mai raggiunto dal genere.

Una sequela di banalità, luoghi comuni, idee già viste e rivisitate, gag dimenticabili e performance totalmente in balia della maschera, o meglio del personaggio, a cui sono legate.

Non si ride, non si pensa, ma soprattutto ci si annoia tanto, ma senza avere nulla in cambio. L’unico motivo per cui Olé non è in cima a questa lista è esclusivamente perché non ha la pretesa di prendersi sul serio e non possiede un pubblico a cui rivolgersi.

Semplicemente esiste dal momento in cui lo si nomina, ma dopo di che sparisce nel nulla come se fosse un brutto sogno.

8) Dragon Ball Evolution – James Wong (2009)

I 25 film più brutti

Ci sono opere che, per un motivo o per un altro, non possono essere trasposte senza essere snaturate nella loro essenza. Una di queste, che lo si voglia accettare o meno, è proprio Dragon Ball.

Il fumetto di Akira Toriyama infatti, oltre ad essere fortemente legato alla cultura nipponica e quindi ben lontano da quel che James Wong ha realizzato, è anche un lavoro che vive esclusivamente in funzione del media di riferimento.

Dragon Ball Evolution non solo stravolge una delle opere più importanti ed influenti degli anni ’80/’90, almeno per quanto riguarda la cultura pop, ma mette in scena una trama sconclusionata, banale e priva di identità.

Non esiste un pubblico di riferimento per questo film, o meglio non ne esiste uno che possa comprenderne i significati e di conseguenza apprezzarlo per quel che offre.