Prosegue la grande infornata tarantiniana del catalogo Netflix, a ritroso dopo il Django Unchained di settembre. Come L’Esorcista e Non è un Paese per vecchi, anche Bastardi Senza Gloriapuò fregiarsi senza remore del titolo di classico, film che pertanto non avrebbe molto senso “consigliare”.
Ma la riproposta sulla piattaforma on demand più importante di tutte farà si che per qualche giorno non si parli d’altro, e una seconda visione (o terza o sesta o decima) diventa a questo punto obbligatoria.
Prima del trionfo western del 2012, i Basterds furono il biglietto d’oro di Tarantino per aprire la fase matura e classicheggiante della sua filmografia.
Messo da parte l’avant-pop postmodernista dei duemila (arrivato ad un punto morto commerciale con l’irricevibile capolavoro Death Proof), il regista compì infine con il film del 2009 il suo passo verso i grandi Generi, il cinema del passato, gli Oscar e quel grande pubblico trasversale intimorito dai rivoluzionari primi noir.
Una maturazione arrivata nel momento migliore: il risultato fu una pietra miliare riconosciuta al suo primo giorno in sala, il maggior incasso della carriera dell’autore fino ad all’ora, e, ad oggi, per molti, il suo ultimo Capolavoro.
Se volete altri consigli, potrete trovare qui la puntata precedente della rubrica dedicata ai film da vedere su Netflix!
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