Bentornati alla nostra rubrica 5 film da vedere su Netflix!
Dopo un fine estate piuttosto scarico sul piano di nuove offerte e di originali, Netflix torna a lavorare per accumulo nell’ottica di un’impegnativa sfida su due fronti; l’ennesima corsa all’Oscar con cui centrare la legittimazione finora mancata, e una lotta senza quartiere per gli abbonati, in questo autunno di cinema americani ancora chiusi.
C’è un Disney+sul piede di guerra da tenere a bada, piattaforma intenzionata a farsi largo a forza nonostante una partenza non esaltante in termini di numeri (che la corporation finora esita a rendere pubblici); il lancio di Mulane lo spettro del prossimo catalogo Marvelindicano una concorrenza in streaming ormai di primissimo livello – ancor di più nei mesi del prolungato blocco delle sale USA, con l’offerta casalinga sempre più decisiva.
La gestione italiana della piattaforma vive di riflesso: ecco dunque un carico di proposte fortissime, su cui spicca preponderante il primo vero frontrunner della stagione in termini di premi. A dominare la curiosità è infatti il Processo ai Chicago 7di Sorkin, con cui Netflix tenterà il suo ormai annuale assalto al Best Picture.
Ma la scelta non manca; al netto dell’attesissimo ritorno dell’autore americano, le finestre settimanali di Netflix Italia traboccano di materiale. Ce n’è di ogni: dai classici arcinoti delle tv generaliste (L’Esorcista, Non è un Paese per Vecchi), alle commedia usa-e-getta con perle nascoste (spunta l’Eddie Murphy d’annata del Bambino D’Oro).
Ci scappa persino una clamorosa proposta-trolling con Cats, forse il film più massacrato dell’ultimo biennio e caricato essenzialmente a prendere pernacchie. Nell’affollamento di queste settimane, proviamo allora tirare fuori cinque titoli chiave.
Ecco 5 film da vedere su Netflix ad ottobre 2020:
Le conseguenze dell’amore – Paolo Sorrentino (2004)
In quanti stanchi del Paolo Sorrentino titanico, manierista, coccolato dai critici e riverito dai produttori? Per quelli che trovano nella svolta magniloquente post-Divo una melassa capace più di smorzare l’impatto del suo cinema che di valorizzarlo, ecco un doveroso ritorno al passato in forma di ripasso.
Prima di Cannes, degli Oscar e delle co-produzioni milionarie transazionali, c’era un altro Sorrentino; neonoir, stiloso, legato ad un’idea di crime lontanissima dall’ennui declamatoria di Jep Gambardella e sosia vari. I primi tre film del regista (L’Uomo in più, l’Amico di Famiglia, ovviamente Le Conseguenze dell’Amore) restituiscono un cinema piuttosto diverso, se non per poetica (che è sempre quella del sofferente aristocratico in un mondo di scemi), sicuramente per approccio.
Un cinema ancora visivamente magro, asciutto, con meno soldi, nessuna certezza, e un maggior bisogno di farsi sentire. Il pubblico può scegliere il suo preferito.