Will Smith: Le 10 (+1) interpretazioni da ricordare

Tutto Will Smith in un articolo!

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1) Alì, Michael Mann, 2001

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Will Smith in un frame del film Alì

In questo film Will Smith riveste i panni di Mohammed Alì, leggendario pugile americano, convertito all’Islam, che ebbe un ruolo fondamentale nell’integrazione degli atleti afro-americani.

Questa è sicuramente l’interpretazione della vita dell’attore di Philadelphia, per la quale ha ottenuto anche una candidatura agli Oscar. Smith è riuscito a replicare perfettamente quelli che erano i tipici movimenti pugilistici di Alì, non snaturando il ricordo conservato dai moltissimi fan di questo grande atleta.

Tuttavia, la cosa che ha sicuramente avuto maggior impatto della sua performance è stata il riuscire a mescolare in ogni scena i tanti, diversi stati d’animo di una personalità complessa come quella del pugile nato Cassius Clay.

Che Alì dovesse rapportarsi con l’amico Malcolm X, con una delle tante donne della sua vita, con un rivale sul ring o con il suo staff, Will Smith non ha mai dato l’impressione di ripetersi nella performance.

Questo film ruota interamente intorno alla figura di un’unica persona e Smith riesce a tenere tutta l’opera sulle spalle senza mai calare di qualità nell’interpretazione.

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Menzione obbligatoria per il perfetto training atletico, fatto per ricreare i movimenti sul ring del grande Alì, uno dei pugili più iconici della storia che sicuramente non avrà avuto niente da ridire una volta visto il risutlato finale.

Menzione speciale: Willy Il Principe di Bel Air

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Non è prettamente un’interpretazione cinematografica, ma non si può parlare della carriera di Will Smith senza citare Willy il Principe di Bel Air, sit com che in questo 2020 ha compiuto 30 anni è che divenuta una pietra miliare nella storia delle televisione mondiale.

Nonostante sia passata molta acqua sotto i ponti, questo per l’attore di Philadelphia rimarrà per sempre il ruolo della vita,un personaggio unico e irripetibile.

Willy è divertente, scanzonato e sopra le righe. Ma allo stesso tempo è anche sensibile e bisognoso di affetto. Le sue battute a mitraglia mascherano un disagio che solo chi ha vissuto in posti come Philadelphia conosce.

Sebbene Smith provenga dalla cosiddetta Middle Classe americana, sa perfettamente di cosa parla e Willy non è altro che la proiezione di quanto ha visto nella sua vita.

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6 stagioni, 148 episodi, una sigla scritta e cantata da lui. Auguriamo lunga vita a Will Smith e di partecipare ad altri 100 film. Ma niente riuscirà mai a far dimenticare che lui, prima di tutto, è il superfico di Bel Air.

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