8) La Ricerca della Felicità , Gabriele Muccino, 2006
Questo è il primo film del sodalizio tra Will Smith e Gabriele Muccino. Il regista romano racconta la vera storia di Chris Gardner, broker di successo con una tribolata vita di povertà alle spalle (qui il racconto della vera storia di Gardner).
Smith è perfettamente calato nei panni del protagonista del film. Riesce a mostrare l’audacia di un uomo in grado di uscire da una situazione estremamente difficile inseguendo il suo sogno.
L’aver lavorato insieme al suo vero figlio, Jaden, che interpreta il piccolo Cristopher, ha sicuramente dato al film e alla performance di Smith un’aura di veridicità che non può che rendere migliore un biopic.
Alcuni dei dialoghi tra padre e figlio sono tra le sequenze più iconiche dell’intera opera, e in questo, il feeling naturale tra padre e figlio è un assoluto punto di forza.
Anche negli anni a seguire Will Smith proverà a lavorare insieme a Jaden, senza mai tuttavia riuscire a toccare le corde emotive come La Ricerca della Felicità riesce a fare.
Un film con molti difetti; tuttavia la performance indimenticabile del suo protagonista non è tra questi. Vedere per credere.
7) Hitch – Lui sì che le capisce le donne, Andy Tennant, 2005
Questo film rappresenta uno degli apici comici di Will Smith. Se infatti in un film come Men in Black, tutta la componente comica del film era centrata in un contesto action dai risvolti fantascientifici, questo Hitch è una pura commedia.
Smith è perfettamente calato nei panni di Alex Hitchens, un uomo che di mestiere aiuta gli uomini a conquistare le donne. La spalla comica del film, rappresentata dal sempre ottimo Kevin James, riesce a sostenere tutte le battute del protagonista che comunque è in grado di risultare credibile e genuinamente divertente.
Hitch è un film nel quale il tema dell’amore è trattato in maniera sempre leggera, senza mai scadere nel demenziale e nel quale la sceneggiatura è perfettamente cucita sulla mimica e sulle capacità recitative del suo protagonista.
E Will Smith, perfettamente a suo agio, non può che tirare fuori una performance da ricordare.
6) 6 Gradi di Separazione, Fred Schepisi, 1993
Questo è forse uno dei titoli meno conosciuti di questa Top Ten e rappresenta quasi un unicum nella carriera di Will Smith. L’attore di Philadelphia infatti in questo film non è protagonista, anzi è decisamente poco presente in scena.
Tuttavia lascia il segno in maniera indelebile nella trama tanto da essere la cosa più interessante di una pellicola nella quale il protagonista è Donald Sutherland, non di certo l’ultimo arrivato.
Will Smith interpreta Paul, un ragazzo che grazie al suo fascino e al suo carisma imbroglia famiglie ricche spacciandosi per il figlio di Sidney Poitier ottenendo soldi, ospitalità e quant’altro.
Paul nella sua azione inserirà poi anche persone decisamente più povere e cambierà la sua storia; tuttavia il magnetismo che esprime ad ogni parola è palpabile anche a distanza di molti anni.
Il personaggio di Will Smith è delicato, elegante, brillante. Una persona impossibile da dimenticare. L’attore riesce perfettamente a rimarcare queste caratteristiche del giovane ad ogni scena.