Arriverà il 23 Settembre su Netflix Enola Holmes, la pellicola che vede la Millie Bobby Browndi Stranger Things vestire i panni della più giovane della famiglia Holmes, resa famosa dall’investigatore Sherlock (Henry Cavill) e Mycroft (Sam Claflin).
La trama del film
La trama prende il via quando Enola scopre che sua madre è scomparsa: in suo aiuto accorrono i fratelli maggiori, che sono tuttavia molto differenti da come la ragazzina li aveva immaginati.
Questo perché Enola ha passato tutta la sua vita in una villa isolata insieme a sua madre, lontana da Londra e dal resto della sua famiglia.
Tuttavia, mentre Sherlock indaga sulla scomparsa della donna, Mycroft è deciso a fare di Enola una signorina a modo. La ragazza, però, ha ben altre idee in testa e non perderà occasione di intraprendere un’avventura per scoprire la verità su sua madre.
La pellicola di casa Netflix è tratta dalla serie di romanzi firmati da Nancy Springer,in Italia pubblicati dalla DeA che, in occasione dell’uscita del film, il 22 Settembre riporta il primo romanzo in libreria con una nuova veste.
Enola Holmes – Il caso del marchese scomparso
Il primo romanzo della saga dedicata ad Enola Holmes, composto da circa 220 pagine, rappresenta il primo passo delle avventure di questa detective in fieri.
Quando il lettore fa la conoscenza della protagonista, quella che trova è una ragazzina curiosa, che tuttavia è in qualche modo limitata al giardino della sua tenuta.
Quella che ci troviamo davanti è una ragazzina che ha dentro di sé il gene del genio della famiglia a cui appartiene, ma che è costretta ai limiti della sua tenuta così come del suo appartenere al genere femminile.
Ma naturalmente un racconto degno di questo nome non sarebbe tale se, all’interno della sua struttura narrativa, non vi fosse il cambiamento, quella sorta di chiamata alle armi che porta i protagonisti a lasciare il proprio mondo per scoprirne un altro.
Ecco allora che Enola scopre che sua madre è scomparsa e, guidata da una serie di codici così come dall’insoddisfazione di vedersi “educata” dal fratello maggiore parte per l’avventura.
La prima cosa da dire su Enola Holmes – Il Caso del Marchese Scomparso è che è una lettura con un target di riferimento ben preciso.
Ci troviamo infatti davanti ad un romanzo che potremmo definire middle-grade, quindi dedicato a quei lettori che sono tra l’infanzia e la prima adolescenza.
Coetanei di Enola che, presumibilmente, possano condividere il suo stesso desiderio di scoprire il mondo e di ribellarsi a se stessi.
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Questo, purtroppo, fa sì che lettori un po’ più adulti non riescano mai ed entrare veramente in empatia con la protagonista o con le due trame narrative – la scomparsa della madre e quella del marchese del titolo -.
Per un lettore più avulso a smarrirsi nei meandri dei racconti, il dispiegarsi della vicenda di Enola appare frettolosa, a tratti troppo inverosimile, se non proprio noiosa.
Ma c’è da sottolineare, ancora una volta, che non sono gli adulti i beneficiari di questo romanzo incentrato su un’eroina che usa l’intelligenza per svelare i misteri.
Se si facesse lo sforzo di entrare nei panni dei bambini che siamo stati e di diventare dunque il pubblico perfetto del romanzo, allora Enola Holmes apparirebbe come un romanzo divertente, un libro da tenere tra le dita con la magia delle prime scoperte.
Naturalmente – e questo non cambia a seconda dell’età anagrafica del lettore – va sottolineato che si tratta comunque del primo romanzo di una saga e perciò ha un valore soprattutto introduttivo. Se volete leggerlo, potete acquistarlo direttamente a questo link!
Il fumetto tratto dal romanzo
In libreria e in fumetteria è in arrivo anche il fumetto tratto dal romanzo di Nancy Springer, sempre per DeA, e illustrato da Serena Blasco.
A livello di trama il primo volume del fumetto dedicato al personaggio di Enola non ha grandi differenze con il romanzo da cui è tratto.
Al contrario, segue pedissequamente le tappe principali del viaggio di Enola verso Londra e verso se stessa, alla scoperta dei suoi talenti e del suo coraggio.
Quello che invece ci prime sottolineare è la resa artistica della storia, il tratto gentile di Serena Blasco così come lo stile utilizzato per dare vita al personaggio.
Uno stile elegante, che sembra richiamare un certo tipo di animazione profondamente europeo, dalle linee morbide e quasi rotondeggianti che potrebbe far pensare al tratto di W.I.T.C.H. di Elisabetta Gnone.
Un buon lavoro artistico che potrebbe rappresentare una valida alternativa a chi non ama leggere romanzi, ma è appassionato di fumetti e graphic novel. Se volete dargli una chance, potete acquistarlo direttamente a questo link!
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