Kate Winslet è tornata a parlare della sua esperienza cinematografica con Woody Allen e Roman Polanski. L’attrice premio Oscar ha infatti lavorato con entrambi i cineasta, in La Ruota delle Meraviglie e Carnage.
In un’intervista a Vanity Fair, la Winslet a breve al cinema con Ammonite, si è detta pentita di aver partecipato a quei film.
Che ca**o stavo facendo quando ho lavorato con Woody Allen e Roman Polanski? – Ha detto l’attrice. È incredibile per me ora come quegli uomini fossero tenuti in così alta considerazione, così ampiamente nell’industria cinematografica e per tutto il tempo che lo sono stati.
È fo**utamente vergognoso. E devo assumermi la responsabilità del fatto che ho lavorato con entrambi. Non posso tornare indietro nel tempo. Sono alle prese con quei rimpianti, ma cosa abbiamo se non siamo in grado di essere fo**utamente sinceri su tutto ciò?
Ovviamente la Winslet fa riferimento alle torbide storie extra cinematografiche che riguardano i due registi. Allen infatti fu accusato di aver molestato la figlia adottiva Dylan Farrow quando era bambina, mentre Polanski (qui l’approfondimento a tema) è stato arrestato nel 1977 per aver violentato una ragazza di 13 anni.
Continuando l’intervista con Vanity Fair, Kate Winslet ha spiegato come lavorare per Ammonite abbia cambiato il suo modo di vedere le cose e di volersi impegnare per dare il buon esempio alle giovani donne.
Mi ha reso davvero consapevole di essere ancora più impegnata a onorare ciò che le donne vogliono dire per se stesse nei film e come vogliamo davvero essere rappresentate, indipendentemente dall’orientamento sessuale – ha detto l’attrice.
Perché la vita è fo**utamente breve e vorrei fare del mio meglio quando si tratta di dare un buon esempio alle donne più giovani. Stiamo offrendo loro un mondo piuttosto incasinato, quindi vorrei fare la mia parte per avere una certa integrità.
Che ne pensate?
Per altre news, recensioni e approfondimenti continua a seguirci su LaScimmiaPensa.com.