Radiohead: Fake Plastic Trees cantata da Arlo Parks e Phoebe Bridgers

Il classico dei Radiohead viene interpretato da due delle migliori nuove artiste in circolazione

Radiohead
Credits: BBC Radio 1 / YouTube
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Arlo Parks e Phoebe Bridgers si cimentano con la classica Fake Plastic Trees dei Radiohead: la versione delle due giovani cantanti è semplice e riuscitissima

Fake Plastic Trees dei Radiohead è uno dei grandi classici del rock anni ’90, nonché una delle più belle e intense canzoni del periodo pre-Kid A del gruppo. Il pezzo si trova infatti nel disco The Bends, nel quale i Radiohead allargavano ancora i confini dell’alt rock coevo ma ancora non erano persi nelle visioni elettroniche degli anni successivi.

Proprio Fake Plastic Trees è la canzone scelta da Arlo Parks e Phoebe Bridgers per una splendida cover, suonata in una chiesa vuota. Le due giovani cantanti, estremamente promettenti tra le nuove leve, rendono omaggio all’originale dei Radiohead pur facendo la canzone propria, in una versione delicata e acustica.

La scelta non è troppo casuale, dato che già in passato Arlo Parks aveva realizzato una sua versione di Creep, primo grande successo degli stessi Radiohead, risalente al 1993. La performance qui viene realizzata per le Piano Sessions di BBC Radio 1, ovviamente in Regno unito. Potete guardare il video qui sotto.

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Arlo Parks, Phoebe Bridgers – Fake Plastic Trees (Radiohead cover), 2020

L’occasione è buona per iniziare a parlare di queste due giovani artiste, che di sicuro sono destinate a farsi sentire parecchie nella scena musicale degli anni a venire. Phoebe Bridgers, classe 1994, ha esordito in musica nel 2014 ed è nota per proporre un rock essenziale, sognante e atmosferico.

La cantante è particolarmente acclamata nel 2020 per il suo ultimo album, Punisher. Ha anche fatto parte dei progetti Boygenius e Better Oblivion Community Center. Arlo Parks invece è nata nel 2000 ed è attiva da pochissimi anni (due), pur avendo già ottenuto grandi riconoscimenti e notorietà.

Il suo primo successo è stato il singolo Cola, del 2018, al quale sono seguite molte altre pubblicazioni sempre più riuscite. La sua ultima canzone, Hurt, è una delle migliori del 2020 finora. L’artista mescola lo-fi R&B con indie folk in uno stile che ricorda molto Tracy Chapman. Va da sé: entrambe sono subito assolutamente da ascoltare.

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