Amadeus è lapidario sul Festival di Sanremo 2021. Vuole il pubblico in teatro, nella totale normalità. Parole sue
Il Festival di Sanremo 2021 si terrà, secondo le previsioni, tra il 2 e il 6 marzo 2021, naturalmente al Teatro Ariston. Questo, certo, virus permettendo. Difficile se non impossibile prevedere, di qui a marzo, quali saranno le condizioni della pandemia e se ancora altre restrizioni saranno imposte.
Ma su questo Amadeus, che gestirà la nuova edizione dopo il successo di quella del 2020, è lapidario: “Non c’è nessun piano B per il Festival di Sanremo, deve essere nella totale normalità. O si fa con il pubblico o nulla“. Quindi niente posti alternati, niente applausi registrati, niente misurazione della febbre all’ingresso. O tutto o niente.
Prosegue Amadeus: “È impensabile un Ariston vuoto, o con il pubblico distanziato e poi l’orchestra, ogni due metri. E chi lo dice a Fiorello che non può sputarmi l’acqua sul collo?” aggiunge scherzando, riferendosi ai numerosi scherzi tra lui e lo showman siciliano, amico di sempre, nell’ultima edizione.
“Il 17 dicembre [2020] su Rai 1 ci sarà la serata finale di Sanremo Giovani, ma saranno presentati anche tutti i big in gara” svela poi Amadeus “Speriamo il prossimo sia il primo [festival] post-COVID. È un po’ presto per dire come sarà, [per ora] è stata resa nota la data, dal 2 al 6 marzo, un mese dopo l’anno scorso”.
“Vogliamo essere positivi, inteso come pensiero ovviamente [urgh] e pensare che a marzo si possa tornare alla normalità. Ora partiamo con la musica, con la parte legata a Sanremo Giovani. La musica è la priorità. Dal primo settembre sono iniziati ad arrivare i pezzi […]. Avremo il piacere di ascoltare centinaia di canzoni“.
“Il Coronavirus lascia alla tv la capacità di adattarsi” spiega poi Amadeus “Senza il pubblico stiamo facendo una tv che non avremmo mai immaginato di fare, neanche a febbraio quando abbiamo fatto Sanremo nella totale normalità. Venti giorni dopo ho fatto I soliti ignoti senza pubblico e con la distanza tra i concorrenti e gli ignoti”.
“Il Festival 2021, quello che per me è il 70+1, deve essere il primo post-Coronavirus, quello della rinascita” rimarca infine Amadeus “Deve essere il Festival della normalità dopo la pandemia”. Naturalmente speriamo tutti che sarà così, vista anche la grande attesa per questa nuova edizione.
Un’attesa che si costruisce sul successo dell’edizione di quest’anno, rivelatasi per svariate ragioni indimenticabile. Da Achille Lauro alla lite Morgan/Bugo, dalla “romance” Fiorello/Tiziano Ferro allo splendido risultato dei Pinguini Tattici Nucleari, il festival 2020 è stato tutto da gustare. Ci auguriamo tutti, per il 2021, un bel bis.
Fonte: La Repubblica
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