I Rage Against the Machine scatenati in uno dei loro momenti più da “facinorosi” con la complicità del regista Michael Moore
Siamo nel 2000. I Rage Against the Machine sono quasi a fine carriera, con il loro terzo e ultimo album (ad oggi), The Battle of Los Angeles. Ma la loro musica non è meno aggressiva e ribelle di prima: anzi. Sleep Now in the Fire è uno dei singoli più forti del disco ed entusiasma tutti anche grazie al famoso video.
Video che viene diretto, guarda caso, da un certo Michael Moore. Il regista non è ancora all’epoca famoso come oggi e deve ancora realizzare i suoi più celebri film di protesta, come Bowling for Columbine e ovviamente Fahrenheit 9/11. Ma già in questo video le intenzioni critiche dell’opera del regista si vedono tutte.
L’exploit di certo più rischioso nella carriera dei Rage Against the Machine
Il gruppo suona la canzone davanti ad una folla confusionaria, mentre gli agenti di polizia mantengono l’ordine a fatica. Alla band era stato dato il permesso di suonare sulle scale del Federal Hall National Memorial, sito lì vicino. All’improvviso però si decide di “attaccare”, cioè di entrare a forza nel palazzo della borsa.
In post-produzione le immagini delle riprese vengono poi associate ad una parodia di Chi Vuol Essere Miliardario? con domande sulla povertà e l’iniquità sociale in America e con tanto di sommossa finale. Il video rimane uno dei più memorabili dei RATM ed è per certi versi un po’ il culmine della loro carriera.