Le Blackpink sono tra le quattro artiste più famose del k-pop coreano. Scopriamo chi sono e perché sono così celebri
In occidente le Blackpink sono ormai seconde forse solo ai BTS, tra i gruppi k-pop coreani, per fama e celebrità. Le quattro artiste sono riuscite ad emergere dalla scena del loro paese nel giro di pochi anni, e oggi godono di una grande notorietà presso il grande pubblico internazionale.
Certo, parliamo sempre di musica pop: le Blackpink, come la stragrande maggioranza dei gruppi e complessi del k-pop, sono il risultato di anni di preparazione e progettazione. In Corea le case discografiche lavorano “addestrando” i futuri artisti con lezioni di canto, ballo, musica, in modo da prevedere tutto.
In Sud Corea si assiste oggi in effetti all’evoluzione di quel meccanismo industriale che a noi portava vent’anni fa Spice Girls, Take That, All Saints, Backstreet Boys, Destiny’s Child, Blue e artisti simili. Un meccanismo il cui unico fine, nessuna sorpresa, è sempre il profitto.
Non è un segreto infatti che dietro la patina di splendore giovanile per cui il k-pop è noto, si nascondano immensi drammi psicologici personali, che fin troppe volte hanno portato a gesti anche estremi. Le condizioni in cui gli artisti vengono “cresciuti”, con gravi limitazioni alla libertà personale, sono da sempre oggetto di critica.
L’estensione del fenomeno k-pop è certamente ragguardevole, e ormai non si può più ignorare. Parecchi artisti occidentali se ne sono accorti, come per esempio Lady Gaga, che proprio con le Blackpink ha cantato nella canzone Sour Candy, contenuta nel suo ultimo album.
Sembra quindi il momento adatto per chiederselo: chi sono le Blackpink? Chi sono i membri del gruppo? Qual è la loro età? Iniziamo a rispondere. Le quattro componenti del gruppo si chiamano Jisoo (25 anni), Jennie (24 anni), Rosé (23 anni) e Lisa (23 anni). Sono nate tutte circa a metà anni ’90.
Questi sono naturalmente i nomi d’arte con i quali sono note nel mondo dello spettacolo. Sono tutte di origini coreane tranne Lisa, che è thailandese. Inoltre, Rosé è nata in Nuova Zelanda, ma da genitori coreani. Le quattro sono state le uniche componenti del gruppo fin dall’inizio, e si esibiscono come Blackpink sempre insieme.
La formazione a quattro è piuttosto inusuale nel mondo del k-pop: basti pensare a un gruppo come le Loona, che conta ben dodici elementi. In questo modo ovviamente scatta “l’effettoBeatles“: con quattro cantanti, ogni fan può scegliere la propria preferita o favoreggiare una o l’altra.
La storia delle Blackpink: un progetto discografico ben riuscito
La storia delle Blackpink inizia nel 2010, allorché la casa discografica YG Entertainment decide di lanciare un nuovo gruppo femminile che faccia seguito al successo delle 2NE1, esplose come fenomeno nel 2009. Le quattro ragazze sono state presto “arruolate” assieme a molte altre aspiranti.
Attraverso estenuanti corsi di perfezionamento musicale, il progetto prende pian piano forma in anni di selezioni e competizioni, qualcosa che Rosé ha descritto come “X Factor coi dormitori”. I nomi delle quattro vengono svelati uno alla volta, facendole apparire in pubblicità e videoclip di altri artisti.
Infine, il debutto ufficiale. Avviene l’8 agosto 2016, dopo un’attenta promozione, con il doppio singolo Whistle/Boombayah. Entrambe le canzoni sono accompagnate da coloratissimi e modernissimi video musicali di sicuro impatto (una costante del k-pop) e il successo è immediato.
Entrambe le canzoni, tanto per dire, hanno superato da allora un miliardo di ascolti in streaming. Il video di Whistle su YouTube è stato visualizzato più di cinquecento milioni di volte, mentre quello di Boombayah si avvicina al miliardo di visualizzazioni. Questi i numeri di cui parliamo con le Blackpink.